“I diritti costituzionali vengono prima dell’ottusità delle leggi finanziarie”, ha affermato de Magistris
“È inaudito, gravissimo, inaccettabile, inqualificabile e vergognoso. Le scuole non possono chiudere perché c’è un dissesto finanziario, perché in passato sono state gestite male le risorse economiche o perché il Governo centrale continua a essere cieco e sordo nei confronti di esigenze così visibili”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in riferimento alla chiusura di una scuola a Caserta e al rischio chiusura di altri 89 istituti tra una settimana, per l’impossibilità della Provincia di Caserta, a seguito del dissesto finanziario, di ottemperare a disposizioni di legge in materia di norme antincendio, agibilità, sicurezza sui luoghi di lavoro.
“Da anni stiamo denunciando i tagli agli Enti locali, la carenza di trasferimenti e tutto questo fa ancora più rabbia quando si legge che il Governo impegna 64 milioni al giorno per spese militari e che è più impegnato a salvare banche che scuole. È una grande vergogna”. Il sindaco di Napoli, nel ricordare che tre anni fa la sua amministrazione si oppose alla chiusura delle scuole per problemi di cassa, ha lanciato un appello a chi ha responsabilità a Caserta: “Si opponga perché i diritti costituzionali vengono prima dell’ottusità delle leggi finanziarie. Avrà la nostra solidarietà – ha affermato de Magistris –. Siamo pronti a fare battaglie nei palazzi delle istituzioni e nelle piazze in difesa della scuola e dei diritti garantiti dalla Costituzione”.