Lo scrittore, Roberto Saviano, boccia le parole sui migranti del segretario Pd Matteo Renzi e spiega che sotto il governo da lui guidato sono triplicate le esportazioni di armi
“Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro”, è la frase sul tema migranti scritta nel nuovo libro del segretario dem Matteo Renzi, condivisa su Facebook dal Partito Democratico e poi cancellata non appena ricevute decine di critiche, in barba a una buona pratica sui social, che vorrebbe si chiedesse semplicemente scusa, se non si è in grado di sostenere caparbiamente le proprie idee e fregarsene. Le parole di Renzi sui migranti dividono la sinistra, ma fanno parte della svolta sull’accoglienza, che nel Pd è iniziata subito dopo i risultati non brillantissimi delle Comunali 2017. Parole che assomigliano tanto a quelle del segretario leghista Matteo Salvini, e che vengono criticate in queste ore, tra gli altri, anche dallo scrittore Roberto Saviano. “Fosse un giocatore di calcio, il mister l’avrebbe fatto accomodare in panchina da un bel po’. Ma purtroppo l’allenatore è lui”, ha scritto Saviano in un post su Facebook riferendosi a Renzi.
Un’analisi circostanziata da parte dello scrittore, che inizia da quel “non dobbiamo sentirci in colpa…”. Saviano afferma che sotto il governo Renzi, l’Italia ha venduto armi “in violazione della legge”, che prevede l’impossibilità di esportarle verso gli Stati “responsabili di gravi violazioni dei diritti umani”. Lo scrittore elenca le cifre degli ultimi 3 anni: “2,7 miliardi di euro nel 2014, 7,9 miliardi nel 2015 e 14,6 miliardi nel 2016”. “L’Italia nel 2014-2015 – sostiene Saviano – è stato l’unico Paese della Ue ad aver fornito pistole, revolver, fucili e carabine alle forze di polizia e di sicurezza del regime di Al Sisi (con quale faccia chiedono verità per Giulio Regeni!)”. Poi ricorda che Nigrizia, il magazine dei missionari comboniani, “denuncia forniture militari a Paesi dell’Africa settentrionale, a regimi autoritari, all’Arabia Saudita, condannata dall’Onu per crimini di guerra e per la quale il Parlamento europeo ha chiesto un embargo sulla vendita di armamenti”.
Per Saviano, quindi, c’è ipocrisia nell’affermare di “voler aiutare i migranti a casa loro”. “Quella di Matteo Renzi – spiega lo scrittore – non è una gaffe o un errore di comunicazione, è piuttosto un frettoloso e maldestro tentativo di dare in pasto una risposta alla ferocia di piazza”. Aiutarli a casa loro? “L’Italia – dice Saviano – realizza l’esatto contrario perché aiuta sì chi decide di lasciare il proprio Paese, ma ad ammazzarsi a casa propria. La prova? Le esportazioni di armi italiane”.