Il governatore ha ottenuto l’incarico dopo un braccio di ferro tra la Regione e il ministero della Salute, per le perplessità del ministro Beatrice Lorenzin
Era quello che voleva, alla fine l’ha ottenuto: il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, è stato scelto come nuovo commissario della sanità campana. Sostituirà Joseph Polimeni, che ha dato le dimissioni in primavera. L’incarico a De Luca viene conferito dopo un braccio di ferro tra la Regione e il ministero della Salute, per la perplessità di una parte del Pd, dei centristi di Ap e del ministro Beatrice Lorenzin, non convinta di affidare il ruolo di commissario a De Luca, rendendolo allo stesso tempo controllore e controllato. Ma la pressione dei renziani deve essere stata talmente forte da riuscire a convincere il ministro.
Nominare De Luca commissario è una decisione molto criticata dalle opposizioni. “Esprimiamo tutta la nostra indignazione per come il governo ha scelto di abbandonare la Campania al disastro, nominando De Luca commissario. La cambiale referendaria del patto delle fritture di pesce è stata saldata”, ha dichiarato Valeria Ciarambino, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, ricordando le parole pronunciate dal presidente della Campania all’Hotel Ramada, davanti a diversi amministratori locali (vai all’articolo).
Di “lottizzazione da prima Repubblica, pianificata nella legge di stabilità di sei mesi fa per pagare un obolo referendario” parla Arturo Scotto di Mdp. Sulla stessa linea l’eurodeputato di Mdp, Massimo Paolucci. “Alla fine Vincenzo De Luca ha ottenuto quello che voleva fin dall’inizio: sarà commissario alla sanità campana. Incarico giunto certamente per gli ottimi risultati, ottenuti su tutti i fronti, per le promesse di fritture e per l’altissima competenza. Sarà – ha aggiunto Paolucci – controllato e controllore, in perfetto stile bulgaro. L’unico che conosce: grazie ancora al Pd renziano che in Campania inaugura la campagna elettorale, elargendo incarichi senza alcun motivo”.
Soddisfatta, invece, la presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio, che osserva: “I commissari esterni non conoscevano la complessità della sanità campana. D’Altronde è giusto che chi sia stato eletto dai cittadini possa rispondere direttamente su un tema così importante”.
Già, ora De Luca dovrà assumersi onore e onori. La sanità in Campania è una patata bollente, che soffre da tantissimi anni di svariati problemi. C’è da risolvere la questione del sottofinanziamento nel riparto Stato-Regioni del Fondo sanitario nazionale. C’è la questione della mancanza cronica di posti letto, che neanche l’Ospedale del Mare a pieno regime, quando finiranno le inaugurazioni, potrà risolvere. Anche perché si è scelto in questi mesi di chiudere diversi reparti di altri nosocomi. Poi ci sono tutta una serie di altri problemi, come hanno dimostrato i casi di assenteismo e scarso rispetto delle norme igieniche, balzati all’onore della cronaca in questi mesi. Tutto questo provoca migrazione sanitaria, che vuol dire centinaia di milioni in meno ogni anno per la sanità regionale. Riuscirà De Luca a risolvere tutti questi problemi?