Il deputato di Mdp invita il ministro dell’Ambiente a riferire in Aula sull’emergenza incendi. Intanto è polemica tra l’ex governatore della Campania, Antonio Bassolino, e il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto
Napoli, 16 luglio – “Credo sia necessario che Galletti venga a riferire in Parlamento. L’Italia brucia, ormai non è più un fatto circoscritto alla sola Campania e Sicilia”. Così in una nota il deputato Arturo Scotto del Movimento Democratico e Progressista. Scotto spiega che è “necessario mettere a punto una strategia nazionale per un’estate ancora lunga. Rischiamo alla fine di trovarci con un patrimonio naturale e boschivo devastato. Un Paese che sarà irriconoscibile”. Inoltre, “è necessario unire le forze per superare questa emergenza, combattere gli ecoterroristi e mettere subito in piedi – conclude – un piano di messa in sicurezza del territorio. Le generazioni future ci giudicheranno su questo”.
Intanto è polemica in Campania tra l’ex governatore Antonio Bassolino, sempre più vicino alle posizioni di Mdp e il sindaco Pd di Ercolano, Ciro Buonajuto, attualmente impegnato negli Stati Uniti per un programma di scambi culturali, sponsorizzato dal Dipartimento di Stato americano. “Mentre per giorni e giorni il Vesuvio brucia il sindaco di Ercolano è e resta a Washington”, ha scritto Bassolino in un post u Facebook.
“Nessuna polemica – ha poi chiarito Bassolino – solo tanta tristezza dopo aver preso atto di quanto accaduto”. Per l’ex presidente della Campania il sindaco di Ercolano “sbaglia, mi dispiace. Ora definisce una polemica sterile e pretestuosa le critiche che gli sono state rivolte per la sua assenza e fa sapere che rientra a fine mese…”. “Per quanto mi riguarda non faccio nessuna polemica – ha aggiunto Bassolino –, dico soltanto che è molto triste. Un sindaco fa il sindaco e sta con i suoi concittadini, soprattutto nei momenti difficili e di sofferenza”.
“Lungi da me discutere sul fatto che un sindaco per motivi istituzionali si allontani dalla sua città, ci mancherebbe. Ma se la sua città brucia lui rientra, non dice torno alla fine del mese. Io voglio bene ai sindaci e so cosa significa essere sindaco – ha affermato ancora Bassolino – ma in un momento così drammatico, dove il mondo si capovolge ed è l’uomo a bruciare il Vesuvio e non il contrario come secondo natura, un sindaco ha il dovere di stare tra i suoi concittadini”.
Per quanto riguarda il contrasto e la prevenzione degli incendi, per Bassolino non è stato fatto abbastanza. “Il pericolo è stato sottovalutato, occorre rivedere la catena di comando, che deve essere più fluida e, soprattutto, più incisiva e tempestiva dal basso, dai territori fino all’esercito, se serve. Ho parlato con Minniti e Pinotti (ministri Interni e Difesa, ndr), volontari e vigili del fuoco hanno fatto un gran lavoro, ma non basta”.
“Sono l’unico italiano che sta partecipando al programma di scambio International Visitor Leadership Program, prima di me ci sono stati i presidenti Cossiga, Scalfaro e Mattarella, oltre a magistrati ed economisti di primo piano. In un Paese in cui spesso si parla di assenza ed inadeguatezza della classe dirigente, immaginare che partecipare a questo programma negli Stati Uniti sia una vacanza sembra un controsenso”, ha replicato Buonajuto. “È fuor di dubbio che – ha aggiunto – sto vivendo il disastro che coinvolge l’intera area Vesuviana in maniera ancora più sentita di come se fossi lì. Le immagini della devastazione del Vesuvio fanno male, il disagio di tante persone e il dolore di centinaia di famiglie colpiscono anche a distanza”.
“La Giunta e il Consiglio comunale, ha proseguito Buonajuto, “stanno gestendo questa emergenza nel miglior modo possibile. Sono in contatto con loro decine di volte al giorno e concordiamo tutto. Ad Ercolano esiste un progetto che vede protagonista una intera classe dirigente, che lavora con il Sindaco, e non soltanto una sola persona che decide. A fine 2016, quando sono stato selezionato, ho chiesto a tutta la mia squadra il sacrificio di non allontanarsi neanche per un giorno da Ercolano durante la mia permanenza negli Stati Uniti, proprio per far fronte ad ogni tipo emergenza, ma mai avrei immaginato che potesse verificarsi un disastro di queste dimensioni”. “Non mi meravigliano gli attacchi di chi in maniera populista è alla ricerca di consenso, ma di certo suona strano quando gli attacchi arrivano da chi è stato sindaco ed ha lasciato la sua città ad un facente funzioni per due anni”, ha concluso Buonajuto, riferendosi a quando Bassolino si candidò a presidente della Regione Campania e lasciò il Comune di Napoli nelle mani del vicesindaco facente funzioni Riccardo Marone.