“Il provvedimento è teso alla lotta agli interessi criminali”, ha spiegato De Luca. Il Movimento 5 Stelle, con la deputata Silvia Giordano, sottolinea la necessità di investire in prevenzione, per non farsi trovare “impreparati ogni anno”
Napoli, 17 luglio – Vincenzo De Luca si è lasciato andare a una promessa importante: quella di mettere in campo un progetto di riforestazione del Vesuvio, una volta che tutti gli incendi saranno spenti. E speriamo che questa promessa non rimanga lettera morta. Dopo gli incendi, ha spiegato il presidente della Campania, “faremo un intervento simbolico: tutta la fascia del Vesuvio bruciata sarà interessata da un progetto di riforestazione. Rifaremo tutte le pinete, con investimenti rilevanti, dialogando con il Parco del Vesuvio e i Comuni”.
“Il provvedimento – ha proseguito De Luca – è legato anche alla lotta agli interessi criminali nella zona: devastare le aree, come ha sottolineato anche Roberto Saviano, significa rendere disponibili nuovi territori per fare sversamenti abusivi di rifiuti. E bruciare i rifiuti accumulati in varie parti della Regione – ha concluso – significa dare una mano a quelle realtà che lavorano in nero e che trovano più conveniente sversare abusivamente i residui di lavorazione di pelli, plastica, stoffa piuttosto che andarli a portare in discarica”.
Il M5s, intanto, richiama De Luca ad attuare un piano di prevenzione, affinché ogni anno non ci si trovi punto e a capo. “Senza un serio piano di prevenzione, la situazione dei roghi in Campania peggiorerà inevitabilmente”, ha detto la deputata salernitana Silvia Giordano. “Non è possibile farsi trovare impreparati ogni anno, e a maggior ragione dopo le modifiche apportate dalla legge Madia ai Corpi Forestali dello Stato, che non poco ha contribuito alle difficoltà di domare le fiamme. La Regione Campania – ha sottolineato la pentastellata – avrebbe dovuto pensare a predisporre un piano preventivo, coinvolgendo tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio nonché le associazioni dei cittadini e di volontari, per garantire un costante monitoraggio delle zone più a rischio. Vanno puliti i boschi, le rive dei fiumi, le vecchie cave abbandonate”.
“Invece il governatore De Luca – prosegue la deputata – ha pensato solo a nominare i suoi amici e a farsi a sua volta nominare commissario alla Sanità. Era a Caserta a sentire Morricone mentre il Vesuvio bruciava da giorni e solo dopo le pesanti critiche ricevute si è fatto fotografare nella sede della Centrale operativa Antincendio di Napoli facendo la conta dei mezzi utilizzati per spegnere le fiamme. Intanto la Campania continua a bruciare e di questo De Luca ne risponderà politicamente sia come Presidente di Regione che come commissario alla Sanità”.