De Magistris, nel suo video messaggio: “come non dimenticare le gestioni in cui il Comune e la Regione erano guidate prima e dopo dal Presidente Bassolino, come non dimenticare la stagione che ci ha preceduto in cui la giunta comunale di cui era anche assessore la sua attuale candidata a sindaco Valente, non ebbe nemmeno un sussulto di dignità per costituirsi parte civile nel processo sul disastro ambientale”
Napoli, 29 marzo – Si è fatta attendere giusto due giorni, quelli delle feste di Pasqua e Pasquetta, la replica del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alle accuse rivolte dal premier Renzi rivolte alla gestione dell’amministrazione comunale di Napoli della vicenda Bagnoli. Ricordiamo che Matteo Renzi nella sua enews, aveva attaccato duramente l’amministrazione cittadina affermando che sarebbe andato avanti nonostante il tempo
E de Magistris replica in un video messaggio alle accuse. Toni duri almeno pari all’accusa rivoltagli: “Presidente, lei dovrebbe chiedere scusa alla città per aver accumulato enormi ritardi per la bonifica, difeso gli inquinatori. Volete costruire uno scempio. Noi siamo disponibili a dialogare solo nel rispetto della Costituzione. Non le permetteremo di mettere le mani sulla città.”
“Noi non le abbiamo fatto perdere tempo, – continua il sindaco nel suo video messaggio – semmai il commissariamento da lei deciso improvvidamente e in violazione della Costituzione ha rallentato – sottolinea – perché non ha messo in campo le procedure di urgenza necessarie per intervenire dopo anni di ritardo”.
“Bagnoli è un’autentica vergogna nazionale, andiamo avanti nonostante il Comune” aveva scritto Renzi nella sua nota. E la replica di de Magistris: “i principali responsabili dello scempio sono proprio persone che appartengono al suo partito”. Non lesina poi stoccate ad Antonio Bassolino e alla candidata a sindaco, per lo schieramento di centro sinistra alle prossime elezioni Comunali di Napoli: “come non dimenticare le gestioni in cui il Comune e la Regione erano guidate prima e dopo dal Presidente Bassolino, come non dimenticare la stagione che ci ha preceduto in cui la giunta comunale di cui era anche assessore la sua attuale candidata a sindaco Valente, non ebbe nemmeno un sussulto di dignità per costituirsi parte civile nel processo sul disastro ambientale.”