La ragazza, riferisce il quotidiano Il Mattino, ha scoperto di essere stata candidata alle ultime Elezioni comunali di Napoli quando la Corte di Appello le ha chiesto di presentare il rendiconto delle spese e dei contributi elettorali
Napoli, 29 gennaio – Federica D.S, 23 anni, affetta dalla sindrome di down, fu candidata a sua insaputa alle ultime Elezioni comunali di Napoli nella lista Napoli Vale – Valeria Valente sindaco. Ha dell’incredibile la storia raccontata al quotidiano Il Mattino dai genitori della ragazza, che si è vista recapitare una lettera della Corte di Appello in cui le veniva chiesto di presentare il rendiconto delle spese e dei contributi elettorali, pena una multa da 100mila euro.
I genitori della giovane si sono recati a Palazzo San Giacomo, sede del Comune, per scoprire com’è stato possibile che la figlia sia stata candidata a sua insaputa. “L’impiegato dell’ufficio competente non si è per nulla meravigliato, anzi il problema lo conosceva già molto bene: prima di noi erano arrivati altri sette, otto disabili, pure una ragazza in carrozzella, tutti candidati a loro insaputa”, ha raccontato la madre della ragazza. I genitori presenteranno denuncia alle autorità competenti.
“Il quotidiano Il Mattino – ha spiegato su Facebook la Valente, deputata e consigliera comunale del Pd – riporta la notizia di una persona che sarebbe stata candidata a sua insaputa in una delle liste che mi hanno sostenuto nell’ultima campagna elettorale. Pare, secondo il giornale, che vi sarebbero anche altri candidati, in altre liste di altre coalizioni nella stessa situazione. Nelle prossime ore, tramite i miei legali, presenterò un esposto in Procura per chiedere che venga fatta piena luce sull’intera vicenda. Com’è evidente, sono totalmente estranea ai fatti. È inaccettabile, però, qualsiasi ombra”.
“Sono indignata – ha proseguito la Valente –. Se qualcuno ha sbagliato o se qualcuno sta provando a gettare fango deve risponderne. In entrambi i casi, o anche se semplicemente si trattasse di un malinteso, io sono, comunque, parte lesa in questa vicenda. A uscirne danneggiata è la mia immagine pubblica. E io – ha concluso – non ci sto a finire in questo tritacarne”.