Torre del Greco, la maggioranza va avanti ma le intercettazioni inguaiano Borriello

Il sindaco intercettato disse: “S’adda regnere ‘a città ‘e munnezza”

Napoli, 8 agosto – A Torre del Greco la maggioranza che sostiene il sindaco Ciro Borriello, arrestato con l’accusa di corruzione, fondi neri e appalti pilotati (vai all’articolo), respinge l’ipotesi dimissioni e va avanti. “Quanto accaduto – dicono gli esponenti della Giunta e i componenti della maggioranza in Consiglio comunale – deve farci riflettere su quanto sia diventato difficile amministrare una città complicata come la nostra. Detto questo, però, gettare adesso la spugna significherebbe arrendersi ai problemi che attanagliano la nostra realtà, consegnando la città a un lungo e tormentato commissariamento”.

“Siamo fiduciosi – proseguono gli esponenti della maggioranza – che Ciro Borriello saprà dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati. Il nostro pieno sostegno va alla persona e all’amministratore che in questi tre anni ha cambiato il volto della quarta città della Campania, e sulla linea tracciata da Borriello proseguiremo il lavoro amministrativo fin qui avviato e che merita di essere completato”.

Il sindaco, in particolare, è accusato di aver favorito la ditta di raccolta rifiuti Fratelli Balsamo. A seguito dell’arresto, il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, “ha dichiarato l’intervenuta sospensione di diritto, ai sensi dell’art.11 del decreto legislativo 235/2012, del sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata. In seguito alla sospensione le funzioni di sindaco vengono assunte dal vicesindaco Romina Stilo”.

Pesanti accuse a carico di Borriello. In un’intercettazione riportata dal quotidiano Cronache della Campania, il primo cittadino avrebbe detto: “Hanna schiattà in corpo chìsti ca (riferendosi alla ditta di raccolta rifiuti Ego Eco)… s’adda regnere ‘a città ‘e munnezza. Chèsto voglio”. Secondo il gip l’interesse di Borriello sarebbe stato generare la crisi dei rifiuti a Torre del Greco, per dimostrare l’inadeguatezza della nuova ditta (la Ego Eco) e ridare con questo pretesto l’appalto alla Fratelli Balsamo s.r.l.

In un’altra intercettazione, riguardante una conversazione tra i fratelli Massimo e Antonio Balsamo, come riportato dal quotidiano Il Mattino, i due riferendosi secondo gli inquirenti a Borriello, dicono che si “sta buscando 20mila euro al mese che, tra una cosa e l’altra, corrispondono a 240mila euro l’anno”. A fare i conti in tasca al sindaco sarebbe stato Massimo Balsamo, che si sarebbe lamentato perché non avrebbe sopportato alcune sue critiche. “Massimo Balsamo – scrive il gip – fa esplicito riferimento alla dazione di 20mila euro al mese, al punto da dire ‘ma che me ne fotte, io devo vedere di tirare ‘ncuolle ‘a te’”.

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