Con il Suor Orsola sette Università internazionali per la valorizzazione delle pedagogie sommerse dall’oblio delle fasi storiche più buie. Mercoledì 9 maggio ore 10.30 il Convegno internazionale inaugurale dedicato alle culture del Mediterraneo
Napoli – Riscoprire, valorizzare ed attualizzare il grande lascito culturale di Francesco Saverio Nitti: un pensiero politico ricco di implicazioni di carattere educativo, che sulla base di studi storici, ha evidenziato la centralità del momento tipicamente pedagogico della formazione di un autentico ethos democratico per la fondazione di società aperte e pluraliste. Nasce a Napoli con questo ambizioso obiettivo di carattere scientifico e culturale il Centro Internazionale di Ricerca Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo, dedicato al grande statista lucano, presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d’Italia e tra i membri più illustri dell’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana.
L’idea è dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, la più antica Università libera italiana che da oltre cento anni rappresenta uno dei centri di eccellenza internazionale per la formazione pedagogica. Il Suor Orsola ha già unito attorno al Centro di Ricerca dedicato a Nitti già sette prestigiose università internazionali: sei tra le più importanti università del Mediterraneo (gli atenei spagnoli di Alicante, Ávila, Siviglia e Valladolid, l’Università greca della Tracia e l’Università portoghese di Evora) e l’Università Metropolitana di Puerto Rico.
Domani alle 10.30 nell’aula magna del Suor Orsola l’inaugurazione del Centro Internazionale di Ricerca Francesco Saverio Nitti con un convegno internazionale dedicato al tema “Il Mediterraneo delle culture: educazione, intercultura, cittadinanza”, che sarà aperto dagli interventi del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro, del preside della Facoltà di Scienze della Formazione del Suor Orsola Benincasa, Enricomaria Corbie di Maria Dimasi, direttore del Dipartimento di Lingua, letteratura e cultura dei paesi del Mar Nero dell’Università della Tracia, che con il Suor Orsola rappresenta il pilastro fondativo del Centro di Ricerca dedicato a Nitti.
“L’obiettivo di questo nuovo Centro di Ricerca – anticipa Sirignano – è quello di individuare le tante ‘pedagogie sommerse’ presenti in ambito internazionale, con particolare riferimento al Mediterraneo: modelli, esperienze e testimonianze sommerse, appunto, dall’oblio cui sono state relegate per la loro sostanziale dimensione critica, legata a fasi storiche in cui più forte è stato il dissenso e nel contempo la speranza nei cambiamenti più o meno radicali dei sistemi vigenti”.
La lotta contro l’analfabetismo, le indagini sul campo, gli interventi in Parlamento, le proposte di legge, la forte vocazione europeista e la strenua lotta per l’affermazione dei valori di libertà e democrazia che rappresentano i pilastri della vita e dell’impegno di Francesco Saverio Nitti saranno la bussola dell’attività del Centro di Ricerca a lui dedicato con l’obiettivo, come evidenzia Sirignano, di “insegnare alle giovani generazioni ed a quanti intendono impegnarsi nelle istituzioni pubbliche che l’Europa è prima di ogni cosa un grande modello culturale che affonda le sue radici nelle culture Mediterraneo”.