De Laurentiis sul San Paolo: “Non posso fare la figura del pezzente in Europa”

Il patron del Napoli, intervenendo al 19esimo convegno dei Giovani imprenditori edili Ance, ha parlato dell’idea di un nuovo stadio da 30mila posti

“Non posso fare la figura del pezzente in Europa. Quando il Manchester City o il Real Madrid vengono qui posso fare per loro una cena da sogno, ma è un po’ di fumo negli occhi e non basta”. A dirlo, parlando dello stadio San Paolo, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, durante il suo intervento al 19esimo convegno dei Giovani imprenditori edili Ance. “Siccome i soldi per la ristrutturazione dello stadio sono messi a disposizione dalla Regione – ha aggiunto – sono andato da Vincenzo De Luca (vai all’articolo) per dirgli ‘capiamo cosa fare perché non posso fare la figura del pezzente in Europa’”.

Per De Laurentiis l’attuale legge sugli stadi è inapplicabile: “L’ha fatta Nardella, il sindaco di Firenze, che è napoletano. Lo chiamai alle 6 del mattino e gli dissi ‘scusami sei napoletano e hai fatto questa legge?’. Allora chiamai Renzi, che però non voleva prendere posizione se non parlando col ministro Luca Lotti, che mi disse di aver ragione, la legge ‘faceva acqua da tutte le parti’. Poi però cane non morde cane, stesso partito e quindi ha dato qualche aggiustamento, qualche contentino. Se dovessi fare uno stadio con quella legge mi rifiuterei”.

Il patron del Napoli ha parlato anche di nuovi progetti per lo stadio. “Aspetto risposte per 100 ettari su cui realizzare ‘Casa Napoli’. Cercherò di costruire uno stadio che sarà un gioiello di 30mila posti, non con sediolini, perché vengo dal cinema e credo che si debba stare comodi. Con schermi lunghi 150 metri e alti 50 per la moviola, così ci divertiremo. E – ha concluso – con un terreno di gioco che possa slittare verso l’esterno e far venir fuori una piattaforma per i concerti”.

Alla domanda sulla permanenza di Sarri sulla panchina azzurra, De Laurentiis ha preferito non sbilanciarsi. “Lo sapevo che volevate chiedermelo. Se resta lo vedremo (ride, ndr)”. “L’attaccante da 20 gol è l’arbitro Orsato? Sugli arbitri ho sempre sostenuto che non debbano essere né nella compagine della Federcalcio né possano votare, perché si comportano come una casta. Dovrebbero essere dipendenti della Lega Calcio e dopo tre errori essere espulsi per tre anni, così ci pensano due volte. Alla moviola dovrebbero andare tecnici. Su quello che decide la moviola non dovrebbero incidere gli arbitri e i due allenatori dovrebbero poterla richiedere un paio di volte a testa”.

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