“Giullarte”, XIXesima edizione. L’arte di strada in scena ad Atripalda (Av)

Dalle pagine di Victor Hugo fino al musical: la Città del Sabato si prepara ad una edizione memorabile del Festival più atteso dell’anno. Numerosissimi gli artisti di strada e gli spettacoli in programma, con luci, suoni e nuove tecnologie in una contaminazione virtuosa tra atmosfere gotiche e suggestioni metropolitane

Atripalda (Avellino) – E’ Notre Dame de Paris – e specificamente la Festa dei Folli, tra le pagine più emozionanti del romanzo di Victor Hugo – il tema della diciannovesima edizione di Giullarte, Festival Internazionale di Artisti di Strada e Antichi Mestieri che si svolgerà ad Atripalda, promosso ed organizzato dall’Amministrazione Comunale, dal 21 al 23 settembre prossimi.

Una contaminazione di atmosfere gotiche e metropolitane, teatro, giocoleria, magia, personaggi, suoni, maschere e richiami letterari per una tre giorni dedicata all’arte di strada, una sarabanda di colori che animerà il centro storico Capo La Torre di Atripalda. La fantasia al potere per la Festa dei Folli di Giullarte, evento storico per la Città del Sabato che quest’anno è stato cofinanziato dal POC Campania 2014-2020, Linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, Politiche per il turismo e cultura”.

Tantissimi gli spettacoli in programma, insieme a visite guidate, esposizioni artistiche, sapori tradizionali: sono questi gli ingredienti di Giullarte 2018. L’inaugurazione del festival è in programma per venerdì 21 settembre, alle ore 20.30, davanti al Palazzo Civico, dove il Sindaco Giuseppe Spagnuolo e l’amministrazione comunale daranno il via al festival, accompagnati da un concerto di flauto e fisarmonica a cura dell’associazione musicale internazionale “Arturo Toscanini” e da video mapping, con proiezioni tridimensionali che rievocheranno la meraviglia della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, immergendo subito i visitatori nello spirito dell’opera di Victor Hugo. Alle ore 21, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, si terrà il concerto “Mille Coleurs de Sons” a cura dell’associazione “Arturo Toscanini”, mentre gli artisti, dopo la prima uscita su piazza Municipio, animeranno tutti i punti spettacolo, allestiti in piazza Municipio, piazza Di Donato, piazza Tempio Maggiore, Basilica Paleocristiana, piazza Garibaldi, piazzetta degli Artisti e piazza Lanterna.

Nei tre giorni ad esibirsi saranno: i danzatori e ballerini della Compagnia Liguori, Il Gobbo di Cicignano, Lux Arcana con gli spettacoli di fuoco e led, la street percussion band Moruga Drum, la fanfara Riso Patate e Moules, LineAdAria con le danze verticali, il funambolo Filippo Franco, Dora con i suoi spettacoli di giocoleria e fuoco, Okotek (videomapping), Maurizio Iannino(spettacolo di luci computerizzate), gli acrobati parkour Ragazzi Dedalo, il madonnaro Marianna Battipaglia, trampolieri e sputa fuoco della Compagnia dei Saltimbanchi, il Mago Vago, la cartomante Ashima, il mago Luca Lombardo, Mauro ed Elisa Vizioli, mimi e attori con le loro maschere in cuoio e cartapesta, l’unico fauno d’Italia Fabio Gatto della Piccola Carovana, la ritrattista e caricaturista Marika Franco, le figure itineranti dei Monaci templari e le arti circensi di Fabio Squilibrio. Un percorso itinerante intervallato da performance stabili degli artisti presenti nei vicoli e nelle piazze. In più, in vari angoli del centro storico, ci saranno giocolieri, trampolieri, statue umane, acrobati, fanfare, madonnari, ritrattisti e caricaturisti.

Tutte le espressioni dell’arte di strada, dunque, che avranno piena rappresentazione nei vicoli e nelle piazze del centro storico di Atripalda. Senza dimenticare le nuove tecnologie, le proiezioni, il mapping, gli spettacoli luminosi, con l’obiettivo di ricreare le atmosfere della Parigi medievale, epoca in cui si svolge la saga di Quasimodo, in una contaminazione metropolitana. Cuore del programma sarà la Grande Festa dei Folli, in programma sabato 22 settembre alle ore 23,30, dove tutti gli artisti protagonisti del festival si esibiranno accompagnati da due fanfare e dal dj Loris, coinvolgendo il pubblico in uno scambio continuo tra artisti e visitatori.

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