Fase 2 emergenza Covid19, la Campania ha dato parere contrario all’intesa Stato-Regioni sulle riaperture

Critiche al governatore Vincenzo De Luca da parte del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, dal sottosegretario all’Economia Buffagni e del sindaco di Napoli de Magistris

Per la fase 2 dell’emergenza coronavirus Covid19 la Campania ha dato parere contrario all’intesa Stato-Regioni sulle riaperture e ha emanato nella tarda serata di ieri una nuova ordinanza (la n.48 ndr) che non dà il via libera alla riapertura di ristoranti, pub e lidi. “La Campania non è d’accordo e non ha sottoscritto l’intesa Stato-Regioni che alcuni media presentano come condivisa all’unanimità. Su alcune norme di sicurezza generale deve pronunciarsi il ministero della Salute, non è possibile che il Governo scarichi opportunisticamente tutte le decisioni sulle Regioni. Non è accettabile”, con queste parole, pronunciate durante la trasmissione Mezz’ora in più di Rai 3, il governatore Vincenzo De Luca ha motivato la sua decisione. “C’è un clima di confusione in Italia, basti pensare che siamo a domenica pomeriggio e dovremmo riaprire lunedì mattina, così hanno comunicato all’Italia. Voglio chiarire che noi non apriamo lunedì mattina né i ristoranti, né i pub, né altro, per serietà. Abbiamo deciso di avere un’interlocuzione con le categorie economiche per prepararli alla sanificazione, a procurarsi dei pannelli di divisione tra cliente e cliente e per agevolare l’apertura anche di piccoli ristoranti”, ha aggiunto il governatore.

Uno tra i primi esponenti del governo a criticare De Luca per la sua decisione è stato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. “De Luca non deve firmare nulla. Il parere è stato dato dalla conferenza delle Regioni. Una cosa sono le leggi e le regole un’altra cosa è la realtà virtuale. Poi c’è un decreto legge. Nessuno lo obbliga ad aprire. Ma se vuole ripartire deve seguire delle regole e attenersi alle indicazioni delle leggi dello Stato”, ha detto Boccia in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Questo è l’ inizio di una fase nuova – ha proseguito il ministro –. La prima è durata due mesi e mezzo. E in quella fase lo Stato ha acquistato i ventilatori per le terapie intensive, li ha distribuiti sul territorio, ha inviato personale medico, ha distribuito soldi alla Regioni. Ora proprio perché restringere è doloroso, ma più facile, è inevitabile responsabilizzare i territori. Per le ripartenze, ci piaccia o no, il nostro Paese si confronta con 21 sistemi diversi e quindi è inevitabile coinvolgere tutti. Ma lo sforzo fatto oggi sarà utile per i mesi che varranno”.

Per il sottosegretario all’Economia, Stefano Buffagni, “non basta essere un brillante comunicatore per governare bene”. “De Luca è sempre bastian contrario, pare puffo Brontolone, non gli va mai bene nulla – ha detto il sottosegretario –. Auspico più responsabilità, più lavoro serio ed istituzionale. Ripongo sempre fiducia nel futuro, lo dobbiamo ai nostri concittadini ed ai nostri figli”.

Critiche al governatore anche dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Per regolamentare le attività di stamattina, il presidente De Luca ha fatto un’ordinanza ieri a mezzanotte. È il caos più totale”, ha detto il primo cittadino ai microfoni di Rtl 102.5 in merito a una domanda sui contrasti tra Regione e Governo. “Credo sia un fatto di campagna elettorale a cui si stanno preparando alcuni presidenti di regione”, ha aggiunto il sindaco.

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