Scuola, de Magistris: “De Luca passerà alla storia per aver mortificato il futuro dei nostri figli”

Il primo cittadino critica la gestione della scuola da parte del governatore in tempi di Covid

“Per De Luca la scuola non è una priorità, lui considera normale che si debba rinunciare già adesso alla scuola in presenza nonostante un numero sempre più alto di vaccinati. De Luca passerà alla storia come il presidente di Regione che ha profondamente mortificato la scuola e quindi il futuro dei nostri ragazzi. È il protagonista di un primato tristissimo, per cui gli effetti negativi della cattiva gestione della pandemia sulla scuola hanno visto la Campania primeggiare con i dati peggiori che vengono in parte dalla dispersione scolastica e in parte dalle prove Invalsi, come abbiamo visto”. A dirlo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando a margine del Consiglio comunale odierno le dichiarazioni del governatore della Campania Vincenzo De Luca (vai all’articolo).

“Mi auguro che da qui alla fine dell’estate prevalga una direzione nazionale e un coordinamento univoco che consenta un’accelerazione forte in modo da provare ad avere il 70-80 per cento delle persone vaccinate per fine settembre per non rischiare di essere travolti da nuove misure restrittive che il Paese deve provare a non ipotizzare in modo concreto, ma solo in astratto”, ha spiegato de Magistris.

Secondo il primo cittadino è necessario “arrivare alla vaccinazione di massa”. “Il Governo sta intervenendo anche con misure controverse, magari non tutte condivisibili, ma l’appello è che ci sia una vaccinazione quanto più massiccia possibile perché la variante Delta sta dimostrando che il virus si moltiplica in assenza di vaccinazione di massa mentre si contiene se c’è vaccinazione”, ha detto de Magistris. “Se avessimo avuto una maggiore capacità di somministrazione di vaccini e un miglior coordinamento tra Regioni e Stato forse oggi staremmo meglio. Si pagano ancora molti errori di programmazione, di organizzazione, di coordinamento: paghiamo le schizofrenie istituzionali”, ha concluso il sindaco.

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