Nella sala consiliare del Comune di Casoria, giovedì 13 settembre, alle ore 17:46, l’avvocato Pasquale Fuccio legge un documento in cui è espresso il suo totale disaccordo e quello del suo partito (PD) con l’attuale maggioranza, da cui prende le distanze.
La Maggioranza ha cambiato colore, volendo sintetizzare all’estremo il contenuto del documento. A conclusione della comunicazione, il Presidente del Consiglio comunale annuncia ufficialmente le sue dimissioni.
Dalle svariate registrazioni audio della Conferenza stampa pubblicate sul web, traiamo alcune affermazioni di Fuccio.
“Noi abbiamo condiviso con alcuni soggetti, tre anni di Opposizione all’Amministrazione Ferrara (il Sindaco che ha preceduto quello attuale). La colpa, però, non è di un solo uomo, che si chiami Casillo o Ferrara. Casillo era criticabile per il suo operato, Ferrara, però, non è giudicabile in quanto il suo operato è stato ‘inutile’.
“Amministrazione Carfora (l’attuale Sindaco)? Non penso cadrà. Ma il problema non è questo: l’Amministrazione, cade o non cade, quel che è certo è che ha fallito”.
“Comunico le mie dimissioni nel rispetto della Città di Casoria, ma soprattutto per dare un segnale ai giovani di questa città. La Libertà ha un costo altissimo al giorno d’oggi. Purtroppo la mala-politica gioca sul bisogno della nostra Città!”
“E’ uno scandalo che la Maggioranza abbia la necessità di ricercare consiglieri nel Centro-Destra, tradendo la volontà degli elettori”.
“Spero che i giovani partecipino alla democrazia, a prescindere dalle poltrone e dalle cariche rivestite. Perchè la dissociazione dall’Api? Il Pd, che non può riconoscersi in questa Maggioranza, non ha ripudiato l’Api, ma sono stati loro a non tenere in considerazione ciò che il Pd riteneva più opportuno fare, cioè distaccarsi dalla Maggioranza”.
“Quello della camorra è un tema estremamente delicato. Da sempre si sa che questa si nasconde dietro all’edilizia. Io dissi a Ferrara che aveva l’opportunità di far approvare il Puc, ma le battaglie di quel Pd furono vane in seguito a concessioni che non permisero più di utilizzarlo. Solo lui aveva l’opportunità di rinnovarlo, ma non l’ha mai fatto”.
Prima di chiudere la Conferenza stampa, le ultime parole di Fuccio:
“Perchè solo io a dimettermi? E’ giusto che la risposta la diano i diretti interessati. Però una cosa la voglio dire. Io ho criticato ferocemente l’Amministrazione Ferrara su un elemento disgustoso e cioè sull’assegnazione di cariche politiche a parenti diretti . L’avrei potuto accettare solo se queste persone potevano essere identificate con il nome di Rita Levi Montalcini”.
Dunque, se i parenti e le “fidanzate” dei politici fossero idonei al ruolo, queste prassi sarebbero legittime? Noi riteniamo di no, in alcun caso.
Noi di NapoliTime, il giorno successivo , abbiamo intervistato l’assessore al Patrimonio del Comune di Casoria, il dottor Mariano Marino.
Perché queste dimissioni?
“Perché? Perché, già qualche settimana dopo l’insediamento dell’amministrazione, la Segreteria del PD denunciava discrasie con gli assessori Gagliardi e Tignola, da loro stessi indicati.”
Allora vengono da lontano?
“Diverse mediazioni sono state tentate con la Segreteria cittadina e quella provinciale e sembrava essere giunti ad un accordo, quando alcune delle loro richieste furono accolte, come ad esempio la modifica dello Statuto Comunale, fortemente voluta dal Presidente Fuccio, espressione del PD.”
E poi, cosa è accaduto?
“Alla votazione sul Bilancio comunale, avvenuta prima delle vacanze estive, Fuccio e i Consiglieri Balsamo, Marigliano e Laezza votavano contro, mettendosi, di fatto e con dichiarazione ufficiale, all’opposizione di un’Amministrazione che loro stessi avevano voluto.
A questo punto, il nuovo Segretario provinciale del PD, Cimmino, ha chiesto a tutti gli iscritti che ricoprivano una carica istituzionale di dimettersi. L’assessore Tignola e la consigliera Sosio (intanto, l’assessore Gagliardi aveva già rimesso le dimissioni nelle mani del Sindaco, adducendo motivi personali) hanno costituito una nuova formazione indipendente denominata “Democratici per Casoria, cosa questa che gli ha consentito anche di conservare le proprie cariche.”
Ci risulta che la Maggioranza aveva chiesto una seduta del Consiglio comunale, fissata per il giorno 18 settembre c.m., con un unico punto all’ordine del giorno: chiedere le dimissioni dell’avvocato Fuccio.
“Esattamente, ma non ce ne sarà più bisogno.”
Incontriamo anche il Consigliere Marco Colurcio, eletto nella lista Noi d’Arpino (Arpino è una frazione di Casoria, è l’altra Casoria) e gli chiediamo: come mai avreste chiesto le dimissioni di Fuccio nel prossimo Consiglio comunale?
“Perché di fatto il PD era già all’opposizione” – è la sintesi di Colurcio.
Insomma, in piena sintonia con quanto richiesto dal Segretario provinciale Cimmino, Pasquale Fuccio dichiara di essersi alleggerito di un peso, perché si è sottratto al “gioco della composizione, della scomposizione e della ricomposizione della maggioranza”.
Ma a noi pare che a questo gioco non si sia sottratta né la maggioranza né l’opposizione, avendo accettato sin dall’inizio una mediazione politica con chi da sempre ha mostrato nei fatti un’ambiguità politica ora denunciata da tutti.