Il Sindaco di Melito, Venanzio Carpentieri (PD), si dimette. “E’ arrivato il momento di dire basta a certi soggetti che si nutrono dell’abbraccio perverso tra politica e criminalità”.

Il Sindaco di Melito, Venanzio Carpentieri, ha rassegnato, ieri, le sue dimissioni per “‘preoccupanti minacce eseguite da personaggi poco raccomandabili e su mandato politico”.  “E’ arrivato il momento di dire basta a certi soggetti che si nutrono dell’abbraccio perverso tra politica e criminalità” – ha dichiarato ieri il Sindaco del Partito Democratico di Melito – motivando le sue dimissioni.

Il popoloso comune della zona nord di Napoli, confinante con il quartiere Secondigliano, è venuto spesso alla ribalta della cronaca nera per una faida di camorra che ha insanguinato e reso invivibile un esteso territorio.

Ecco il grido di allarme lanciato dal sindaco: “Mi dimetto non per alzare bandiera bianca ma per dare un segnale chiaro a tutti, in particolare agli altri livelli istituzionali e parlo delle forze dell’ordine con le quali sono in stretto contatto, se continuano a girare sul territorio personaggi che si nutrono del malaffare non cambierà mai niente. Non scappo dalle responsabilità ma lancio un grido d’allarme per Melito. Questo paese ha bisogno di interventi specifici senza i quali è impossibile governare”. “I problemi sono molti – continua Venanzio – e abbiamo dato un forte segnale, sono andato già dal Prefetto e non ho intenzione di fermarmi, dobbiamo arginare l’espansione camorristica”.

“Si tratta – dichiara la senatrice del PD Teresa Armato, membro della commissione bicamerale Antimafia – di azioni intimidatorie, denunciate anche alle forze dell’ordine, nei confronti di consiglieri di maggioranza per provocarne le dimissioni e per far cadere l’attuale giunta. Il sindaco, infatti, esponente del PD in carica dal maggio 2011, è riuscito a governare anche grazie all’appoggio di due consiglieri che, eletti nel Pdl, hanno deciso poi di passare con il centrosinistra, garantendo in tal modo la maggioranza per amministrare”.

Le minacce sono intollerabili – sottolinea la senatrice democratica – bisogna adottare misure urgenti per garantire un capillare potenziamento del controllo e di presidio di quel territorio e assicurare da parte delle forze dell’ordine un’incisiva azione di contrasto alla criminalità per tutelare sia i cittadini sia chi opera per arginare l’illegalità. In ogni caso – conclude Armato – per prima cosa occorre appurare se le minacce al Sindaco e ai consiglieri, cui va la mia piena solidarietà, siano riferibili a pressioni criminali della camorra, in modo che non ci si possa nascondere dietro formule come ‘beghe locali‘”.

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