Il governatore della Campania torna a criticare l’Alleanza Atlantica, ricordando le guerre in Serbia, Iraq, Libia e Afghanistan
“Abbiamo detto che la Nato è un’alleanza difensiva, ma questo è falso. È difensiva quando vuol essere difensiva, ma negli ultimi 30 anni è stata un’alleanza anche aggressiva che ha violato la legalità internazionale”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando della Guerra in Ucraina nel corso della consueta diretta dei venerdì sui social.
“La Nato – ricorda De Luca – ha bombardato per due mesi Belgrado senza alcuna autorizzazione dell’Onu per una decisione autonoma, a cui ha partecipato per la verità anche il Governo italiano di allora, senza avere l’autorizzazione del Parlamento. È un’alleanza difensiva a corrente alternata. Sono innumerevoli le iniziative militari prese dalla Nato in totale illegalità internazionale: la guerra contro la Libia, l’uccisione di Gheddafi, la seconda invasione dell’Iraq. Ho ricevuto ieri a Napoli l’ambasciatore cinese, che era presente all’Onu quando il Segretario di Stato americano Powell fece vedere una provetta con del materiale bianco dentro come prova dell’esistenza di armi chimiche e armi di sterminio di massa in Iraq. Era un falso costruito dalla Cia e dall’America e sulla base di questo falso è stato invaso l’Iraq e abbiamo avuto centinaia di migliaia di morti. Così per l’Afghanistan, l’invasione è avvenuta in un contesto di totale illegalità internazionale. Quando si immagina di avere tutta la frontiera occidentale della Russia occupata da Paesi della Nato si deve comprendere che questo crea uno squilibrio fra potenze”.
“Anche dire di voler rispettare l’autodeterminazione dei popoli e l’integrità territoriale è un’altra mistificazione – sottolinea De Luca –. Gli Stati Uniti non hanno rispettato l’autodeterminazione dei popoli e abbiamo casi infiniti in questi 50 anni. È una balla dire che ognuno è libero di autodeterminarsi, ci sono equilibri di potere nel mondo che vanno considerati perché se mi metti a Cuba i missili nucleari a 200 miglia dal confine americano è evidente che l’America ha il diritto di difendersi e fare il blocco navale. Ma questo vale per tutti, non solo per l’America. Gli Stati Uniti sono intervenuti quando hanno ritenuto inaccettabile che ci fossero Paesi democratici in Sud America. In Cile nel 1973 seguivo per radio il massacro della democrazia cilena e la morte di Salvador Allende con un fucile in mano perché la democrazia cilena non era tollerabile da parte della Cia. Abbiamo avuto decine di migliaia di desaparecidos in Argentina e l’insediamento di governi dittatoriali infami. Dunque, quando diciamo autodeterminazione dei popoli stiamo mistificando la realtà”.
Secondo De Luca il presidente russo Putin è colpevole “perché ha fatto una guerra preventiva” ma l’Occidente “non è innocente perché l’Ucraina ha violato gli accordi di Minsk, quelli garantiti da Merkel e Hollande (ex presidenti di Germania e Francia, ndr). Uno degli impegni era quello di fare una modifica costituzionale che garantisse l’autonomia del Donbass. Non è stata mai fatta, anzi, è stata cancellata la lingua russa”.
Infine De Luca ha avvertito sulle possibili conseguenze economiche che l’Italia avrà con la rinuncia al gas russo. “Oggi l’obiettivo degli Stati Uniti è mettere in ginocchio la Russia, non è nel nostro interesse avere un conflitto che duri in eterno o metta in difficoltà l’energia. Adesso stiamo andando in giro per il mondo per avere forniture energetiche, ma parliamoci chiaro: prima di due anni non arriva nulla in Italia, non ci prendiamo in giro. Se si bloccano le forniture dalla Russia, noi siamo in ginocchio. Questa prospettiva è inaccettabile per le nostre imprese, per il mondo del lavoro e per le nostre famiglie”.
“Dobbiamo essere consapevoli di un proverbio arabo, mi è amico chi mi dice la verità e non chi mi dà sempre ragione. Noi dobbiamo essere amici eterni degli Stati Uniti ma – prosegue De Luca – avere la dignità e parlare un linguaggio di verità. Oggi la ragione laica è scomparsa dall’Europa. Noi 5 mesi fa dovevamo riconoscere la Crimea alla Russia, poi un’autonomia del Donbass e la neutralità dell’Ucraina. Se avessimo formalizzato questa proposta non lo so, magari l’invasione la facevano lo stesso ma non avevano motivi per farla. Io anche per ragioni di età guardo con angoscia al mondo che lasceremo ai nostri figli e nipoti, sarà difficile vivere. Sono indignato per il livello di superficialità, un mondo dipinto in bianco e nero – conclude De Luca –. Stiamo inondando l’Europa di una montagna di mistificazioni. Aspetteremo l’esito della guerra che sarà tragico, ma mi dovevo sfogare perché mi sta venendo il mal di fegato a sentire le stupidaggini che dicono giornali e televisioni”.