Il governatore della Campania: “Se penso alla comunicazione sulla quarta dose mi viene il mal di fegato per il livello di confusione”
“Come io sostengo, abbiamo un ministero della Salute che è virtuale in questo momento in Italia. Se penso solo alla comunicazione che stanno dando per la quarta dose mi viene il mal di fegato per il livello di confusione e di improvvisazione e anche di contraddittorietà del messaggio”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine della conferenza stampa sulla ristrutturazione degli antichi ospedali nel centro di Napoli.
“Partiamo con la campagna di vaccinazione per la quarta dose e contemporaneamente diciamo che però stiamo sperimentando un altro vaccino completamente diverso, che tutela dalle varianti. Come si può fare in queste condizioni una campagna di vaccinazione? Noi andiamo avanti, facciamo il nostro dovere e chiediamo ai nostri concittadini di non seguire le televisioni, di attenersi alle informazioni che darà la Regione Campania, che avranno almeno un carattere di chiarezza, di semplicità e di non contraddittorietà”, ha proseguito De Luca.
“Ogni volta che fate presente un problema della sanità campana dovete rivolgervi a Roma – ha sottolineato il governatore –. Sarò chiaro, si dovrebbe andare a piedi fino a Pompei per ringraziarci di quanto stiamo facendo per la Sanità. Operiamo con 10mila unità di personale in meno e con un furto che il ministero della Salute perpetra ogni anno ai nostri danni di 300 milioni di euro”.
De Luca non ha risparmiato nuove critiche al ministro della Salute Roberto Speranza. “Letta ha detto che Speranza ha la sua stima? Cosa doveva rispondere alla vigilia di una campagna elettorale? Mica gli è stato chiesto quanti soldi vengono derubati alla Regione Campania, o avrebbe dato un’altra risposta. C’è una differenza in Italia fra la politica politicante e la realtà concreta. Quando parliamo di politica siamo tutti d’amore e d’accordo, chi invece sta nei territori e deve risolvere i problemi guarda in faccia alla realtà. E dal punto di vista dei problemi il ministero della Salute non esiste, è un’entità virtuale”.
“In Italia, ci sono situazioni peggiori del Cardarelli – ha spiegato De Luca –. A Roma, un paziente ha atteso 5 giorni in Pronto soccorso senza essere curato. Lo Stato ci chiede di aprire centinaia di Case di Comunità ma non garantisce la copertura finanziaria per il personale. Addirittura, il ministero della Salute, non ha rinnovato i contratti al personale delle Usca, giusto per far capire quanto è inesistente”.
Infine De Luca ha parlato delle tensioni interne al Governo. “Sono temi al di là della mia portata, io non ho capito niente di quello che stanno facendo. Mi metto nei panni di un cittadino normale, guardo con rispetto anche ai problemi di crisi delle varie forze politiche ma con i chiari di luna che abbiamo in Italia mettersi a dibattere per settimane intere su questioni di lana caprina, mi pare davvero un atto di totale irresponsabilità. Mi auguro ovviamente – ha aggiunto De Luca – che il Governo nazionale vada avanti, magari svegliando il sedicente ministro della Salute, ma vada avanti perché abbiamo altri problemi da affrontare”.