La reazione alle parole pronunciate dall’ex esponente 5 Stelle al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini
“Non sono d’accordo ad abolire il reddito di cittadinanza”, ma solo “per disabili o inabili al lavoro”. A dirlo Luigi Di Maio al meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione sul Reddito di Cittadinanza. Parole che non sono affatto piaciute a Carmela Auriemma, candidata per il M5s al collegio uninominale di Acerra (che comprende anche Pomigliano d’Arco, città natale dell’attuale ministro degli Esteri ora esponente di Impegno Civico, ndr) alle Elezioni politiche del 25 settembre 2022.
“Mi fanno rabbia le parole di Luigi Di Maio contro il milione di famiglie italiane che oggi possono comprare beni di prima necessità e fronteggiare alle esigenze quotidiane grazie al Reddito di Cittadinanza – ha dichiarato la candidata M5s –. È l’ennesima giravolta di un personaggio che dopo aver preso in giro un’intera comunità, abbandonato il territorio e cercato di distruggere il Movimento che lo aveva portato a Roma, adesso si accoda alla narrazione del sistema unico. Questa continua demonizzazione di uno strumento di civiltà è avvilente, è figlia di un apparato che non conosce le difficoltà del vivere quotidiano tra la mancanza o lo sfruttamento del lavoro, il carobollette o l’inflazione cavalcante”.
Parlando della sua esperienza come Consigliera comunale, la candidata ha sottolineato come abbia inciso lo strumento sulla vita di migliaia di famiglie che, soprattutto durante e dopo la pandemia, hanno perso il proprio lavoro. Sulle prospettive ha poi precisato: “Badate bene, il Reddito va certamente rivisto per togliere quelle storture che hanno permesso a criminali di lucrarci sopra e, come dice lo stesso programma del MoVimento per le prossime politiche, rendendo più efficiente il sistema delle politiche attive e il monitoraggio delle misure anti-frode. Ma mai, e dico mai, va abolito o depotenziato incidendo in modo vessatorio sull’offerta lavorativa”.