Il governatore della Campania: “Clima difficile per le famiglie, vista la triplicazione dei costi delle bollette di luce e gas. Diventa difficile avere fiducia nel futuro ma proprio adesso dobbiamo stringere i denti”
“È un momento difficile, soprattutto per la situazione economica delle famiglie vista l’inflazione e in qualche caso la triplicazione dei costi delle bollette di luce e gas: diventa difficile trovare in questa situazione motivi di fiducia nel futuro, tuttavia proprio nei momenti difficili dobbiamo stringere i denti. Dobbiamo cercare di far prevalere gli elementi di unità e di solidarietà, passata la campagna elettorale. Servono interventi concreti, che abbiano risultati percepibili da parte dei cittadini. Noi cercheremo di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per dare un aiuto alle nostre famiglie e alle nostre aziende. Stiamo facendo uno sforzo enorme per mettere in piedi un piano socio-economico come quello varato in Campania due anni fa, di oltre 1 miliardo di euro di aiuti per famiglie, imprese, pensionati, commercianti, artigiani. Oggi non abbiamo quelle risorse, ma stiamo facendo uno sforzo enorme per recuperare centinaia di milioni di euro per un piano di aiuti alle famiglie e alle imprese”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueta diretta del venerdì sui social.
“Stiamo facendo una battaglia in queste ore perché abbiamo questo paradosso: ci sono disponibili per il Sud 22 miliardi di euro. Sono i fondi Fsc Sviluppo e coesione, un capitolo finanziario dello Stato destinato alle regioni meridionali per l’80%. È stata data una prima anticipazione, ma da giugno – ha proseguito De Luca – vengono bloccati 22 miliardi di euro, che potrebbero essere dati immediatamente alle regioni del Sud. La Regione Campania dovrebbe ricevere a conguaglio altri 5 miliardi e 600 milioni di euro. Avessimo a disposizione queste risorse, potremmo fare un piano di aiuti molto più consistente. La mia opinione è che sono bloccati perché c’è qualche forza politica che immagina che dopo il 25 settembre, queste risorse destinate per l’80% al Sud, possano cambiare destinazione e arrivare magari per l’80% al Nord. Mi auguro non avvenga questo ennesimo delitto sulla pelle dei cittadini meridionali. Vedremo se in queste ore ci sarà senso di responsabilità e si sbloccheranno queste risorse”.
“Intanto noi – ha spiegato il governatore – faremo comunque un nostro piano socio-economico di aiuti a famiglie ed imprese per far fronte al caro bollette e per dare una mano alle attività produttive. Presenteremo questo piano probabilmente martedì prossimo: sono previsti aiuti per le famiglie, contributi per gli asili nido. Abbiamo già approvato contributi per abbonamenti gratuiti per gli studenti. Daremo un contributo buono per le attività sportive che possono fare ragazzi e ragazze. Cercheremo di bloccare qualsiasi aumento di bollette dell’acqua, che è il campo nel quale possiamo intervenire come Regione. Per quanto riguarda le imprese cercheremo di sterilizzare, per il 30-40%, gli aumenti del costo dell’energia, in attesa che a livello nazionale arrivino misure di sostegno alle famiglie”.
Per quanto riguarda la sanità campana De Luca ha promesso nuovi centri anti diabete, nuovi ospedali e il completamento dei lavori nelle strutture sanitarie. Sul fronte Covid, invece, il governatore ha affermato: “Stiamo aspettando di avere chiarezza dal ministero della Salute per le nuove vaccinazioni. Dal 19 ottobre ricomincia la campagna vaccinale normali per i bambini. Ma per il resto aspettiamo delle certezze che ad oggi non abbiamo”.
De Luca ha anche parlato di ambiente: “Inauguriamo lunedì un grande impianto a Giugliano per il trattamento delle ecoballe di rifuti. Non dimentichiamo che uno degli obiettivi principali della Regione è l’eliminazione di 5 milioni di tonnellate di ecoballe”. “Negli ultimi tre anni – ha spiegato il governatore – il mercato si è sconvolto e nessun Paese ha accettato più rifiuti dall’Italia, quindi le situazioni restano complicate ma si va avanti. L’impianto di Giugliano fa la vagliatura di materiale riciclabile, recupera plastica, materale ferroso e vetro e poi elimina le ecoballe. Faremo lavoro su 400-600.000 tonnellate di ecoballe l’anno, in tempo medio risolviamo con questo impianto il problema ecoballe della Regione e avremo fatto un altro miracolo. Non so chi avrebbe raggiunto questo obiettivo, le ecoballe ce le saremmo tenute nei secoli. A Napoli, nella zona orientale, – ha concluso – aspettiamo il primo impianto di compostaggio della città a inizio anno prossimo. La Campania diventa il primo esempio di ciclo rifiuti ambientalmente avanzato, senza nuovi impianti di termovalorizzazione”.