Al Maradona il Napoli va in gol con Anguissa (doppietta) e Kvara. La formazione di Spalletti è momentaneamente prima in solitaria
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (36′ st Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (18′ st Ndombele); Politano (23′ st Lozano), Raspadori (17′ st Simeone), Kvaratskhelia (36′ st Elmas). All. Spalletti
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez (40′ st Schuurs); Singo (40′ st Karamoh), Linetty (29′ Aina), Lukic, Lazaro (29′ st Adopo); Vlasic; Miranchuk (23′ st Radonjic); Sanabria. All. Juric
MARCATORI: 6′ pt e 12′ pt Anguissa (N), 37′ pt Kvaratskhelia (N), 44′ pt Sanabria (T)
ARBITRO: Massimi di Termoli
Il Napoli batte 3-1 il Toro al Maradona nell’anticipo dell’ottava giornata del campionato di Serie A. Gli Azzurri indirizzano subito la gara, andando in gol con Anguissa al 6’ minuto di gioco e raddoppiando con lo stesso al 12’, poi al 37’ il gol che mette in ghiaccio la gara con Kvara. Il Toro accorcia le distanze nel finale del primo tempo con Sanabria, complice qualche minuto di blackout della formazione di Spalletti. A inizio secondo tempo i granata si mostrano ancora pericolosi ma il Napoli torna presto in sé e sfiora prima il poker con Politano e poi nel finale di gara con Lozano, prima di aver rischiato su un tiro di Radonijc. La gara termina 3-1 e gli Azzurri sono momentaneamente primi in classifica in solitaria, aspettando di conoscere il risultato di Atalanta-Fiorentina. Quella con il Toro è la sesta vittoria di fila per la formazione di Spalletti tra campionato e Champions, la terza sconfitta di fila invece per i granata dopo quelle con Sassuolo e Inter, che ora rischiano di essere superati dalla Juve, oltre che dalla Fiorentina, dal Sassuolo e dallo Spezia.
Il Napoli è costretto a fare a meno ancora di Osimhen, per sostituirlo mister Spalletti sceglie Raspadori invece di Simeone. In campo tra i titolari c’è Politano, recuperato in extremis, che viene preferito a Lozano. Gli Azzurri partono subito forte, al 6’ gran cross di Mario Rui, Anguissa ci mette la testa e fa 1-0. La formazione di Juric non riesce a reagire e i padroni di casa fanno il bello e cattivo tempo. Al 12’ il raddoppio, stavolta Anguissa prende palla a centrocampo e dopo una lunga cavalcata verso la porta avversaria fulmina il portiere Milinkovic. Al 36’ azione simile da parte di Kvara dal lato opposto del campo, il georgiano arriva sottoporta palla al piede e con un sinistro chirurgico fa 3-0. Nel finale di primo tempo il Napoli perde un po’ la concentrazione e al 43’ Sanabria su una seconda palla accorcia le distanze.
Poche emozioni nel secondo tempo. I granata scendono in campo con uno spirito diverso mentre il Napoli lascia il pallino del gioco per scelta tattica e prova a colpire in ripartenza. Dopo un tiro velenoso di Rodriguez è Politano a rendersi pericoloso con una azione in solitaria, palla fuori di pochissimo. Il gol che potrebbe riaprire la gara non arriva e così Juric sostituisce i Miranchuk per Radonjic, prima di farsi espellere da Massimi per proteste. Al 73’ fuori anche Lazaro e Linetty, al loro posto entrano Ola Aina e Adopo. All’84’ Toro pericoloso con Radonijc su assist di Vlasic: Meret fa buona guardia. Poco prima dei minuti di recupero è il Napoli a sfiorare il poker con un tiro di Lozano dalla distanza, Milinkovic si rifugia in corner. Per la formazione di Spalletti quella con il Torino è la sesta vittoria tra campionato e Champions. Tutto abbastanza facile per il Napoli al Maradona, per mettere in difficoltà gli Azzurri ci sarebbe voluto tutto un altro atteggiamento da parte dei granata, specie nella prima mezz’ora di gioco.