Morte Roberto Maroni, a Napoli striscione ultras: “Volevi vederci morti, abbiamo visto morire te!”

La segreteria regionale della Lega in Campania: “Profonda amarezza e vergogna per il disgustoso striscione, esposto oggi in città, che offende la memoria di Roberto Maroni”

“Maroni, volevi vederci morti…ma noi abbiamo visto morire te! Mai tesserati”. Questo il testo dello striscione, apparso nella notte tra martedì e mercoledì a Napoli in via Vespucci, a pochi chilometri dallo stadio Maradona e poco lontano dall’ospedale Loreto Mare. Il motivo dell’astio da parte di alcuni gruppi ultras? Fu proprio Roberto Maroni, ex ministro e dirigente leghista scomparso ieri a 67 anni a causa di un tumore, a introdurre la tessera del tifoso nel 2009 da titolare del Viminale nel governo Berlusconi IV. Provvedimento nei confronti del quale numerosi gruppi del tifo organizzato hanno protestato per anni. Lo striscione, che non recava alcuna firma, è stato rimosso in mattinata da parte delle forze di polizia ed è stata aperta un’indagine.

“Profonda amarezza e vergogna per il disgustoso striscione” è stata espressa dalla segreteria regionale della Lega in Campania. “Gli autori si confermano sempre più minoranza di un tifo organizzato che oggi, dopo questo gesto, si allontana dai successi della squadra e di un pubblico che, invece, ha sempre onorato con passione inconfondibile i valori dello sport”, si legge ancora nella nota della segreteria della Lega, nella quale viene chiesta anche “una presa di posizione e una ferma condanna dalla società Calcio Napoli e dalle altre forze politiche”.

“Gli autori dello striscione sul compianto Maroni sono degli squallidi vigliacchi. È stata infangata la memoria di un uomo dello Stato, di una città intera e di una delle tifoserie più apprezzate d’Italia. Certa gente non ha rispetto dei morti, figuriamoci dei vivi. Non è questa la vera Napoli: città di amore, di tolleranza e di valori. Voi non siete napoletani!”. Così la nota del gruppo regionale della Lega in Campania.

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