De Luca: “Su fondo sanità e autonomia differenziata siamo molto soddisfatti”

“Sull’autonomia differenziata si è affermata la proposta di definire prima i Lep” mentre per quanto riguarda il fondo sanitario nazionale “la Campania recupererà quasi 200 milioni di euro l’anno”, afferma il governatore nel corso della consueta diretta del venerdì sui social

“Nella scorsa settimana abbiamo registrato due fatti politici di grandissimo interesse per la Campania e per l’Italia, il primo riguarda la modifica del riparto del fondo sanitario nazionale, l’altro una evoluzione sul tema dell’autonomia delle Regioni sul quale si sta discutendo da qualche settimana. Due fatti che hanno registrato l’affermazione della linea proposta e seguita, su entrambi i piani, dalla Regione”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento sui social del venerdì.

Per quanto riguarda la sanità “la Campania recupererà quasi 200 milioni di euro all’anno”, ha affermato De Luca. “Il riparto del fondo sanitario penalizzava la Campania a cui venivano sottratti oltre 200miloni di euro ogni anno – ha ricordato –. C’era una vecchia legge che prevede che nel riparto si dovesse tenere conto di tre criteri: l’età anagrafica della popolazione regionale, l’aspettativa di vita e la deprivazione sociale. Per oltre un decennio nel riparto è stato adottato solo il criterio dell’età anagrafica e siccome la Campania è quella con la popolazione più giovane di Italia è stata penalizzata. Gli altri due criteri – ha spiegato – sono stati ignorati al punto che che due anni fa abbiamo dovuto fare ricorso al Tar per mettere in mora il governo che non applicava correttamente i criteri del riparto. Per la prima volta dopo battaglie durissime è stato acquisito il fatto che il riparto deve tenere conto di tutti e tre i criteri”. Pe il governatore “un passo in avanti straordinario”, anche se ha aggiunto, “non siamo ancora alla media nazionale, siamo ancora al di sotto di 20-30 euro pro capite”.

Sull’autonomia differenziata, invece, si è affermata la linea proposta dalla Regione che prima bisogna definire i Lep, cioè i livelli essenziali delle prestazioni. “Bisogna quindi definire per ogni regione d’Italia le prestazioni essenziali che vanno erogate in maniera uguale per tutti i cittadini italiani. Una volta che abbiamo definito i Lep è possibile andare oltre la spesa storica, quindi adeguare le risorse alle esigenze di equità che si pongono per tutti i cittadini”, ha affermato il governatore. “È stata accettata – ha aggiunto – anche la raccomandazione della Campania per quanto riguarda sanità e scuola: non frantumare il sistema scolastico e non determinare contratti regionali per il personale medico perché questo avrebbe innescato un flusso di migrazione da Sud a Nord”.

Al ministro Calderoli proponiamo formalmente un documento che chiamiamo burocrazia zero: vale a dire sburocratizzare alcune materie che possono essere trasferite alle Regioni da subito. Ci sono decisioni che possono essere prese a Costituzione invariata. Nel campo degli impianti energetici, ad esempio, i pareri possono essere riservati esclusivamente alle Regioni”, ha concluso il governatore.

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