Scudetto Napoli, il sindaco Manfredi: “La vittoria di un progetto”

Il primo cittadino è tornato a parlare dello scudetto vinto dal Napoli, che rappresenta “uno scudetto di tutta Napoli ma anche di chi non è napoletano ed ha partecipato ai festeggiamenti. Si tratta di una vittoria collettiva”

“Il Napoli aveva vinto il campionato con Maradona in passato. Questa è stata una vittoria di squadra, di una gestione, di un progetto e il presidente De Laurentiis è stato molto capace e caparbio nel percorso seguito. È stata una grande vittoria collettiva”. A dirlo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso dell’intervento all’inziativa di Elle Italia in corso oggi in città. “Questo scudetto è stato vissuto da tutti, è uno scudetto di tutta Napoli ma anche di chi non è napoletano ed ha partecipato ai festeggiamenti. L’identità di questa vittoria è collettiva e va al di là del tifo”, ha sottolineato il primo cittadino.

Manfredi ha parlato dell’importanza del calcio in città, come di “un fenomeno sociale e non solo sportivo: è identità, è partecipazione, è vita quotidiana ed è strettamente connesso con l’anima della città”. Sui festeggiamenti: “In strada c’è stato quasi un milione di persone e non è successo nulla, solo una festa con tanta gioia e organizzazione”.

Il primo cittadino ha affrontato anche l’argomento Pnrr: “La scadenza del 2026 è estremamente ravvicinata e ci sono interventi molto complessi. Dietro la logica della scadenza c’è una visione dogmatica dell’Europa in cui l’Italia gode della reputazione di non saper spendere i soldi europei che è un po’ una tagliola”. Da qui l’auspicio che “ci sia maggiore flessibilità una volta che i cantieri saranno partiti perché ci sono opere importanti”. “La sfida del Pnrr – ha aggiunto – è molto ambiziosa: l’Italia aveva bisogno di un grande piano di investimenti e spero che nel dibattito politico non prevalga il conflitto di parole rispetto al conflitto di sostanza perché è un’occasione troppo importante per il Paese”.

Il sindaco ha parlato anche della riqualificazione di Bagnoli: “Sono fiducioso che nei prossimi cinque anni vedremo una parte di Bagnoli ricostruita. Ora riparte la ricostruzione dello Science Center e il cantiere del Parco tecnologico dovrebbe partire prima dell’estate. Bagnoli – ha sottolineato il sindaco – è un po’ la metafora della complessità dell’Italia: è un luogo straordinario, con un grande valore ambientale, legata a un modello economico diverso da quello che oggi vogliamo”.

Bagnoli – ha proseguito il primo cittadino – è una grande opportunità che si è scontrata per 30 anni con burocrazia, regole contraddittorie, scelte non sempre sostenibili e per poter cambiare bisogna fare e per fare bisogna avere il pragmatismo di avere visione e concretezza perché progetti che su carta sono bellissimi ma nei fatti sono irrealizzabili sono i nemici più grandi del cambiamento, perché fanno passare l’idea che cambiare non è possibile”.

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