Sanità, De Luca insiste: “Togliere il numero chiuso a medicina e differenziare le retribuzioni”

Il governatore, in un post su Instagram, torna a parlare di alcuni problemi della sanità campana e non solo

La situazione del personale sanitario è drammatica. Non riusciamo più a fare i turni perché vi sono carenze in alcune specialità. Perché facciamo i concorsi e i medici non partecipano. Oppure chi partecipa e vince il concorso, dopo un po’ chiede il trasferimento in un altro ospedale e noi non abbiamo strumenti per impedirlo. Allora cominciamo a stabilire che quando si fanno i concorsi per l’area emergenza-urgenza, chi vince deve rimanere almeno 3-5 anni nell’ospedale dove ha partecipato al concorso”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in un post su Instagram accompagnato dal video del suo intervento al convegno dedicato ai 30 anni dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).

Poi – spiega De Luca – c’è un problema della parte retributiva: non regge più una situazione per la quale un medico che lavora in un reparto di medicina generale ha la stessa retribuzione di un medico che sta in un pronto soccorso. È evidente che bisogna differenziare le retribuzioni, così come bisogna differenziarle per chi lavora in aree disagiate. Dopodiché se vogliamo risolvere in maniera strutturale nel lungo periodo il problema della carenza di personale dobbiamo fare una cosa semplice: aprire le facoltà di Medicina, non bastano 4mila iscritti in più. Togliamo il numero chiuso a Medicina! La selezione si fa sul campo. In questa situazione di emergenza bisogna prendere decisioni straordinarie”.

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