Governance Poll è commissionato da Sole 24 Ore a Noto Sondaggi e ha preso in considerazione 87 Comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta (tranne il Molise dove si è votato a Giugno)
Per Governance Poll 2023, commissionato dal Sole 24 Ore a Noto Sondaggi, Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, Pd) e Beppe Sala (Milano, centrosinistra), si trovano al primo posto della classifica degli amministratori locali più popolari d’Italia, rispettivamente con il 69 e il 65%. A seguire tra i presidenti di Regione il leghista Luca Zaia (Veneto, centrodestra) e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, centrodestra). Resta nella top ten il governatore della Campania Vincenzo De Luca (centrosinistra), pur scivolando al nono posto con l’attuale gradimento che passa dal 58 al 54,5% (nel 2020 era a quota 69,5%). Sempre rimanendo in Campania bene il sindaco di Benevento Clemente Mastella (centro), posizionatosi al decimo posto tra i primi cittadini. In calo invece il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi (centrosinistra), che ha perso il 6% rispetto allo scorso anno. Male anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli (centrosinistra), che passa dal 58esimo posto al 67esimo, con una percentuale di consenso politico pari al 50%.
“Si può affermare – dichiara Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – che nel giudizio della comunità cala il ‘pregiudizio’ della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione. In pratica, il filo che lega Bonaccini e Sala non è la coalizione di centrosinistra, ma quello di essere percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso”.
Per quanto riguarda la metodologia utilizzata per il sondaggio sono stati presi in considerazione 87 Comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta, tranne il Molise dove si è votato a giugno. I Comuni non testati sono quelli che hanno eletto il sindaco a maggio-giugno 2023 o commissariati o retti dal vicesindaco. Le interviste sono state effettuate tra maggio e giugno 2023 utilizzando sistemi misti: Cati, Cawi ed il sistema Tempo Reale di creazione dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza. Il committente è Il Sole 24 Ore.