De Luca sfida la Consulta: “Le forze del male non prevarranno”​

Il presidente campano reagisce alla bocciatura del terzo mandato: “Il lavoro andrà avanti, avrete sorprese”. Critiche al governo e al centrosinistra: “Hanno paura degli elettori”

Napoli, 18 aprile 2025 – La situazione politica in Campania è dominata dalla questione del terzo mandato del presidente Vincenzo De Luca. Dopo l’approvazione della legge regionale che avrebbe permesso a De Luca di candidarsi per un terzo mandato consecutivo, la Corte Costituzionale ha dichiarato la norma incostituzionale il 9 aprile 2025.

La legge e la sua impugnazione
Il Consiglio regionale della Campania aveva approvato la legge il 5 novembre 2024, con 33 voti favorevoli, 16 contrari e un’astensione. La norma prevedeva che il computo dei mandati iniziasse dal momento dell’entrata in vigore della legge, permettendo così a De Luca di candidarsi nuovamente. Tuttavia, il governo nazionale ha impugnato la legge, sostenendo che violava il principio del limite di due mandati consecutivi stabilito dalla legge statale n. 165 del 2004.

La decisione della Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del governo, dichiarando la legge regionale incostituzionale. Secondo la Corte, la norma campana violava l’articolo 122 della Costituzione, che richiede alle leggi regionali di rispettare i principi fondamentali stabiliti dalla legge statale. In particolare, la Corte ha sottolineato che il divieto del terzo mandato consecutivo si applica a tutte le Regioni ordinarie che hanno adottato l’elezione diretta del presidente della Giunta regionale.

Le reazioni di De Luca
In risposta alla decisione della Corte, De Luca ha definito la sentenza come l’accoglimento di una “tesi strampalata”. Ha inoltre criticato il governo per aver impugnato la legge, sostenendo che si trattava di una decisione “contra personam” e che il governo aveva “paura degli elettori”. De Luca ha anche citato altri casi regionali, come quelli del Piemonte, Veneto e Marche, dove leggi simili non sono state impugnate, accusando il governo di incoerenza.

Nonostante la sentenza, De Luca ha dichiarato che “il lavoro in corso andrà avanti, nessuno abbia dubbi”, sottolineando che “le forze del male non prevarranno” e promettendo “sorprese” nel prossimo futuro. Ha inoltre annunciato un aggiornamento mensile dell’agenda dei lavori, con un elenco di una ventina di punti operativi.

Prospettive future
Con la dichiarazione di incostituzionalità della legge, De Luca non potrà candidarsi per un terzo mandato consecutivo alle prossime elezioni regionali. Resta da vedere quale sarà la strategia del Partito Democratico e degli altri partiti in vista delle elezioni, e se emergeranno nuovi candidati per la guida della Regione Campania.

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