ULTIM’ORA: Blitz alla X Municipalità. Nominato il mini assessore del PD

De Maio (PD) annuncia le dimissioni da capogruppo.

Bagnoli. Domenica 22 gennaio, parte ufficialmente la campagna adesioni al Partito Democratico, ma non è questa la notizia. Indiscrezioni da Viale Campi Flegrei vogliono Patrizio Di Pinto, già consigliere provinciale per due legislature nelle fila dei DS, nominato assessore per il PD alla X Municipalità. Oggi 23 gennaio alle 16,30 la firma dell’interessato negli uffici del parlamentino di via Acate 65. Questa notizia è confermata ufficialmente dal Presidente Giorgio De Francesco. Ora il quadro è completo. Ad affiancare il Presidente saranno Camilla Alighieri per IDV, Achille Aisler socialista in quota PD e appunto Patrizio Di Pinto per il PD. Auguri ai nominati.

Abbiamo sentito Pasquale Vespa, segretario del Circolo PD di Bagnoli.

Segretario, dopo otto mesi siete riusciti a trovare l’accordo per la poltrona lasciata vacante proprio dal suo partito. “Accordo è una parola grossa” – dichiara Vespa – “in realtà ho appreso la notizia questa sera, il Presidente ha confermato la nomina e la firma del decreto da parte dell’interessato. Ma la cosa che mi lascia perplesso è che il mio Partito, nella figura del Commissario Andrea Orlando, ha sempre sostenuto che il nome avrebbe dovuto farlo il Direttivo del Circolo, depurato da chi non era più partecipe della vita del nostro partito. Voglio sottolineare che il PD è in queste ore impegnato a far partire il tesseramento, mettendo in subordine la definizione dell’assessorato,  almeno così era all’apparenza. Io stesso non ho ricevuto sollecitazioni in proposito, ma solo la richiesta di convocare un Direttivo congiunto Bagnoli-Fuorigrotta e dare il via al tesseramento. E’ evidente che la comunicazione nel mio Partito non esisteva prima e non esiste adesso“.

Domenico De Maio, il capogruppo PD l’ha informata su quanto stava accadendo oggi? “Ho sentito Mimmo, ha abbandonato in pieno dissenso la riunione con il Presidente e mi ha comunicato l’intenzione di dimettersi da Capogruppo del Partito Democratico. In uno sfogo ha affermato la volontà di dimettersi dal partito e di entrare nel gruppo misto. Vorrei ricordare che Mimmo De Maio è stato il più votato nella nostra municipalità e per questo, ma anche per l’amicizia che ci lega, mi auguro che ritorni suoi passi. Certo è che non è questo il PD che voglio costruire“.


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6 thoughts on “ULTIM’ORA: Blitz alla X Municipalità. Nominato il mini assessore del PD

  1. Lo dico subito e a scanso di equivoci, a Patrizio Di Pinto mi lega una lunga amicizia e una stima che va oltre la comune militanza politica e lo ritengo sicuramente qualificato ad occupare la carica di (mini)assessore presso la X Municipalità. Ha conoscenza del territorio ed esperienza istituzionale per fare bene. Ciò che non condivido, stando a quanto leggo, è il metodo adottato per la sua nomina. Ancora una volta nel PD viene annunciato un metodo per praticarne poi un altro. Proprio nel momento in cui a livello nazionale Pierluigi Bersani afferma di voler indire le primarie per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche, nella situazione in oggetto si baipassa la volontà, ancorchè inespressa, dei militanti. Si decide bellamente di ricorrere alla scelta non partecipata. Di cosa si ha paura? Che i precari equilibri su cui reggono rapporti di potere delle varie correnti del PD napoletano vengano messi in crisi dal pronunciamento della base? Possibile che il partito sia talmente preda di lotte intestine che finanche una scelta miserevole (absit iniuria verbis)come quella di un (mini)assessore ad una Municipalità possa minarne la stessa esistenza? Non voglio crederlo ma l’esperienza e i fatti mi fanno pensare il contrario. E’ quindi un invito quello che faccio al buon Di Pinto, che, forte dell’etica che gli è propria e che io per primo gli riconoscono, subordini la sua accettazione ad un pronunciamento favorevole da parte dei direttivi congiunti di Bagnoli e Fuorigrotta. Che sopperisca lui con un gesto nobile ed inequivocabile alla mancanza di compartecipazione manifestata dagli “alte sfere” del PD napoletano. Che si carichi lui di questo peso visto che i “vertici” hanno mancato un’ulteriore occasione di legittimazione popolare. Tutti gliene saremmo grati.

  2. Lo dico subito e a scanso di equivoci, a Patrizio Di Pinto mi lega una lunga amicizia e una stima che va oltre la comune militanza politica e lo ritengo sicuramente qualificato ad occupare la carica di (mini)assessore presso la X Municipalità. Ha conoscenza del territorio ed esperienza istituzionale per fare bene. Ciò che non condivido, stando a quanto leggo, è il metodo adottato per la sua nomina. Ancora una volta nel PD viene annunciato un metodo per praticarne poi un altro. Proprio nel momento in cui a livello nazionale Pierluigi Bersani afferma di voler indire le primarie per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche, nella situazione in oggetto si baipassa la volontà, ancorchè inespressa, dei militanti. Si decide bellamente di ricorrere alla scelta non partecipata. Di cosa si ha paura? Che i precari equilibri su cui reggono rapporti di potere delle varie correnti del PD napoletano vengano messi in crisi dal pronunciamento della base? Possibile che il partito sia talmente preda di lotte intestine che finanche una scelta miserevole (absit iniuria verbis)come quella di un (mini)assessore ad una Municipalità possa minarne la stessa esistenza? Non voglio crederlo ma l’esperienza e i fatti mi fanno pensare il contrario. E’ quindi un invito quello che faccio al buon Di Pinto, che, forte dell’etica che gli è propria e che io per primo gli riconoscono, subordini la sua accettazione ad un pronunciamento favorevole da parte dei direttivi congiunti di Bagnoli e Fuorigrotta. Che sopperisca lui con un gesto nobile ed inequivocabile alla mancanza di compartecipazione manifestata dagli “alte sfere” del PD napoletano. Che si carichi lui di questo peso visto che i “vertici” hanno mancato un’ulteriore occasione di legittimazione popolare. Tutti gliene saremmo grati.

  3. Caro Luciano, condivido in pieno quanto tu hai affermato. Ti dirò di più, nella serata di ieri ho espresso tutto il mio disappunto per la modalità con cui è stata presa questa decisione dal PD Provinciale, al Commissario Orlando. Sono preoccupato per quello che potrà derivare da una simile decisione: altre fratture e incomprensioni. La volontà di dimettersi preannunciata dal capogruppo non fa bene al PD territoriale. Voglio aggiungere che la decisione di ieri è stata presa al chiuso di qualche stanza e non comunicata a nessuno se non condivisa con il Presidente che, probabilmente, in questa fase sta “subendo” le indicazioni di un partito che stenta a nascere e governato tra mille difficolta e poco tempo a disposizione, dal Commissario. Una città come Napoli ha bisogno di un partito forte, gestito democraticamente, non certo nei ritagli di tempo.

    1. Non so’ che dire. Non voglio alzare polveroni inutili. Io sto cercando veramente di dare una mano ha costruire un partito nuovo e diverso a Napoli,pero secondo me dovremmo tutti insieme stabilire dei criteri diversi dal passato,se veramente si vuole fare dei in avanti insieme al commissario Orlando. Adesso iniziamo il tesseramento 2012 e già questo può essere la prima prova. In merito a delle scelte, non ci possiamo piu permetterci il lusso di farle azzardate,incominciamo un po’ a guardare anche la meritograzia. Vi saluto Luigi Manna.

  4. Caro Luciano, condivido in pieno quanto tu hai affermato. Ti dirò di più, nella serata di ieri ho espresso tutto il mio disappunto per la modalità con cui è stata presa questa decisione dal PD Provinciale, al Commissario Orlando. Sono preoccupato per quello che potrà derivare da una simile decisione: altre fratture e incomprensioni. La volontà di dimettersi preannunciata dal capogruppo non fa bene al PD territoriale. Voglio aggiungere che la decisione di ieri è stata presa al chiuso di qualche stanza e non comunicata a nessuno se non condivisa con il Presidente che, probabilmente, in questa fase sta “subendo” le indicazioni di un partito che stenta a nascere e governato tra mille difficolta e poco tempo a disposizione, dal Commissario. Una città come Napoli ha bisogno di un partito forte, gestito democraticamente, non certo nei ritagli di tempo.

    1. Non so’ che dire. Non voglio alzare polveroni inutili. Io sto cercando veramente di dare una mano ha costruire un partito nuovo e diverso a Napoli,pero secondo me dovremmo tutti insieme stabilire dei criteri diversi dal passato,se veramente si vuole fare dei in avanti insieme al commissario Orlando. Adesso iniziamo il tesseramento 2012 e già questo può essere la prima prova. In merito a delle scelte, non ci possiamo piu permetterci il lusso di farle azzardate,incominciamo un po’ a guardare anche la meritograzia. Vi saluto Luigi Manna.

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