Napoli, 12 gennaio 2013. Citata più volte all’interno dell’ Antico Testamento, Gomorra è una delle città di cui Dio volle la distruzione a causa dell’ empietà dei suoi abitanti. Nulla di buono, nulla di costruttivo, nulla di positivo fece quella popolazione affinché Dio le donasse la salvezza. Gli abitanti di Scampia proprio non riescono a rispecchiarsi in quel genere di persone, sostenendo con fermezza che il loro quartiere non è così malvagio come l’hanno raccontato nel film Gomorra.
Stamani si è raccolto un consiglio di persone nel quartiere di Secondigliano al fine di decidere la sorte della fiction Gomorra che dovrebbe essere girata, se tutti saranno di comune accordo, per le strade di Scampia. Durante la riunione è intervenuto il Presidente della Municipalità di Scampia, il quale ha dichiarato: “Questo film non è adatto a pubblicizzare questo territorio e noi siamo pronti a citare per danni chiunque osi infangare il nome di questo quartiere.”
All’ assemblea partecipano anche persone che si sentono in dovere di contestare quello che il pensiero negativo che avvolge la figura di Saviano e del modo in cui abbia rappresentato Scampia. Infatti, Daniele Sanzone, voce del gruppo rock A67 originario di Secondigliano (precisamente della zona denominata 167), si sente in dovere di dire la propria, affermando: “Il mio gruppo è contrario ad ogni censura, la soluzione migliore sarebbe stata aprire un dialogo. Ma già leggendo il manifesto “SCAMPIAmoci da Saviano” affisso sui muri del locale in cui si è tenuta l’assemblea, pare sia stata oramai data sentenza, trascurando la volontà di qualcuno di aprire un dialogo.