La Giunta regionale della Campania ha recuperato, reiscrivendole a bilancio, oltre 52 milioni di euro di risorse.
La notizia, diffusa con un comunicato stampa dello scorso 11 gennaio ha subito creato un’eco positivo tra gli addetti ai lavori. I fondi sono una rimanenza del POR Campania (Programma Operativo Regionale) 2000-2006, sulla misura 4.5, destinati al supporto di piccole e medie imprese del settore Turismo.
“Si tratta di risorse già impegnate, ma rimaste a lungo ferme in seguito ad alcune difficoltà legate alla modalità di spesa dei fondi comunitari della precedente programmazione. Una volta recuperate con la reiscrizione a bilancio”, prosegue il comunicato, “potranno essere utilizzate per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali in campo turistico, o anche per ampliamenti, ammodernamenti, riconversioni e riattivazioni di iniziative già esistenti”.
Il vicepresidente con delega al Turismo e ai Beni Culturali, Giuseppe De Mita, ha già incontrato i rappresentanti delle organizzazioni e delle associazioni di categoria per condividere la certezza che, ci saranno passi avanti nel potenziamento dei servizi turistici in Campania. Nella stessa sede sono stati forniti i ragguagli sull’Iter amministrativo e procedurale che è stato necessario seguire per recuperare l’ingente somma da destinare al settore.
“Lo sblocco di queste risorse”, dichiara il vicepresidente De Mita, “darà la possibilità di realizzare progetti importanti per il potenziamento dell’offerta turistica regionale. Pur facendo riferimento ad una misura della precedente programmazione comunitaria, gli interventi, previsti dalla misura 4.5, si allineano alle indicazioni strategiche che stiamo portando avanti come assessorato regionale al Turismo.” Gli obiettivi dell’amministrazione erano già stati resi noti in varie occasioni: miglioramento dei servizi di accoglienza e rafforzamento del rilievo economico-produttivo del comparto turistico in Campania.
“Le risorse, ora liberate”, conferma il vicepresidente, “Saranno utilizzate per dare vita ad iniziative che avranno un importante impatto sui livelli occupazionali del settore turistico regionale.”