Mondo digitale: Microsoft acquista Dell

Dell_MicrosoftCon una mossa tanto costosa quanto inattesa, il colosso dell’elettronica e dell’intrattenimento Microsoft ha recentemente acquistato ciò che restava di un altro pezzo di storia del silicio, ossia Dell. L’azienda, nata nel 1984 per mano di Michael Dell, divenne in pochi anni un vero e proprio fondamento dell’industria del computer, vendendo nel giro di pochissimo, così tante macchine da permetterle una capitalizzazione sul mercato di circa 100 miliardi di dollari.

Con il trascorrere degli anni e l’ingresso nell’industria di nuove realtà informatiche (quali cellulari, tablet e smartphone), Dell ha tuttavia cominciato a perdere il suo smalto diventando, poco a poco, il fantasma di quello che era negli anni ottanta. Già intorno agli anni 2000 la società cominciò a claudicare, ma è dal 2007 che si è assistito ad un vero e proprio declino che ha portato, anno dopo anno, allo smantellamento della società in favore di investimenti che ne arginassero le perdite.

Lo scorso agosto la società aveva deciso, proprio per volontà del suo fondatore e CEO, di avviare una profonda ristrutturazione che le permettesse di adeguarsi alle esigenze del nuovo mercato della tecnologia, sempre meno interessato all’acquisto o allo sviluppo degli ingombranti pc casalinghi. Ora, con una manovra di ben 24,2 miliardi di dollari, lo storico produttore di personal computer dice definitivamente addio alle azioni in borsa diventando, di fatto, parte del patrimonio Microsoft, che utilizzerà l’esperienza e le risorse della Dell per tentare di risollevarsi dal gap che la divide dalla sua diretta rivale: Apple. La strategia è quella di trasformare la società in un punto di riferimento hardware, proprio com’è stato per l’azienda di Cupertino, andando ad aggiungere Dell alla già assodata partnership con Nokia. L’accordo, seppur stipulato e certo, sarà concluso entro il 2014 è stato annunciato che, Michael Dell, continuerà a detenere il 16% del capitale, restando, di fatto, a capo dell’azienda mentre le restanti quote saranno amministrate dal gruppo di private equity Silver Lake, nonché da Microsoft.

Se la mossa premierà o meno Microsoft non è chiaro, quel che è evidente è comunque la volontà della società di non arrendersi dinanzi allo stra-potere acquistato negli anni dai suoi rivali. Per fare ciò, la società, si sta preparando da diverso tempo ai fini di una pianificazione accurata che, se tutto andrà come deve, la porterà a tornare in auge come produttrice di software ed hardware. A tal fine, la società fondata da Bill Gates ha già sfornato un nuovo sistema operativo (Windows 8) e sta tentando, grazie a Surface ed a Windows Mobile, di recuperare il terreno perso anche sulle piattaforme portatili.

Dulcis in fundo la società è già proiettata verso la frontiera del cloud computing cui, anche nel campo dei videogiochi si stanno approcciando tutti i grandi colossi del settore informatico. Un innato orientamento al business ed apprezzabili capacità nell’investimento di un marketing serrato e convincente potrebbero essere, infine, le carte vincenti per uscire dal tunnel in cui Microsoft versa dall’arrivo di iMac premesso che, ovviamente, i suoi alleati di un tempo quali HP e Lenovo non comincino a considerarla una nemica più che una partner, data la sua volontà di cominciare a produrre hardware in proprio. Comunque sia si tratta certamente di una mossa potenzialmente vincente essendo Dell il terzo produttore di computer al mondo.

E pensare che giusto qualche tempo fa, Mr. Adam Hartung, eccellente analista della rivista Forbes, aveva “profetizzato” la possibilità che la storica compagnia di Redmond subisse una rapida discesa verso il basso e che, addirittura, la divisione entertainment della società potesse essere venduta ai diretti concorrenti (come Sony) o cospicuamente ridotta di dimensioni. Con un investimento simile, invece, non ci sono dubbi che Microsoft goda di buona salute, almeno in apparenza.

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