L’ex sottosegretario Nicola Cosentino da domani torna ad essere cittadino “libero”, di costituirsi.

Nicola-Cosentino“Spero che il Tribunale del Riesame gli consenta di affrontare il processo da uomo libero. I miei rapporti umani e di amicizia con Cosentino indubbiamente necessitano di chiarimenti. Ma ciò avverrà quando decideremo di incontrarci e da soli saremo in grado di spiegarci quegli equivoci, creati ad arte da altri, come avviene spesso in politica.” Queste, le ultime parole espresse dal neo eletto alla Camera On. Luigi Cesaro rivolte al sottosegretario del PdL uscente Nicola Cosentino.

Un messaggio di speranza e auspicio visto che, nelle prossime ore, le porte del carcere saranno pronte ad accogliere uno dei più spiccati protagonisti della scena politica campana.  Accusato di corruzione e di concorso esterno in associazione camorristica, e coinvolto in molteplici situazioni che lo hanno legato al clan dei Casalesi, Cosentino dovrà consegnarsi alle autorità giudiziarie in seguito alle due ordinanze di custodia cautelare emesse dai giudici.

Intanto da Caserta cominciano ad emergere i primi malumori e si respira inevitabilmente, un’aria molto pesante. Sarà rabbia, dispiacere, rancore. Sta di fatto che, non appena termineranno le procedure per la formazione del nuovo Governo, Nicola Cosentino, assistito dagli avvocati  Stefano Montone e Agostino De Caro, dovrà dire addio alla sua tanto discussa immunità parlamentare e dovrà rispondere – questa volta da detenuto – delle maggiori accuse rivoltegli in questi ultimi anni. Da questa mattina, intanto, tutti gli stanno molto vicini e cercano di intuire i malumori del politico Campano.

A detta della sua portavoce Paola Picilli, l’ex parlamentare ha trascorso una mattinata tranquilla in compagnia dei suoi cari e di alcuni fedelissimi. Intanto non si sa ancora nulla di preciso in merito alla struttura alla quale Cosentino dovrà presentarsi e l’avvocato Montone, uno dei due legali difensori, ha nei giorni scorsi precisato: “La decisione definitiva sulla struttura in cui verranno scontati gli arresti spetta all’autorità giudiziaria e sotto il profilo amministrativo al Dap.”

Sono partite, nel frattempo, le prime indiscrezioni che darebbero tra le più accreditate, una delle case circondariali di Napoli o magari una prigione meno vicina, quella di Rebibbia.

FOTO tratta da: fai.informazione.it

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