Dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti, Laura Boldrini, 51 anni, di Macerata, Marche, è la terza donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera. Laureata in Giurisprudenza nel 1985, presso la Sapienza Università di Roma, dopo una breve esperienza nell’ambiente televisivo (alla Rai) e radiofonico, inizia la sua carriera all’Onu nel 1989, lavorando per quattro anni alla Fao.
Figlia, insieme a tre fratelli e una sorella, di un avvocato riservato e tradizionalista e di un’insegnante d’arte, subito dopo la maturità comincia a girare il mondo contro il volere del padre, soprattutto il Sudamerica e gli Stati Uniti. E’ osservando il mondo con i suoi occhi che sviluppa la passione per i Diritti Umani, che la spingono spesso in missione in luoghi di crisi, come l’Ex-Jugoslavia, il Medioriente, Angola e Ruanda.
Diventa portavoce per l’Italia presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) nel 1993 e dal 1998 al 2012 approda all’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), assumendo sempre la carica di portavoce, coordinando attività di informazione per il Sud-Europa e occupandosi dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo.
Laura Boldrini era candidata, fortemente voluta da Vendola, nelle liste del SEL per le regioni Sicilia e Marche. Il 16 marzo, in Parlamento ottiene 327 voti su 618 votanti, venendo eletta Presidente della Camera e inaugurando il suo insediamento con una promessa: “Farò in modo che questa istituzione sia anche un luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno”.