La Ztl della discordia. Manifestazioni contro il lungomare “liberato”

mappa ztl napoliLa classe borghese si muove ancora una volta. Non è certo a causa di moti costituzionali ed ideologie di uguaglianza, come quelli inneggiati durante la rivoluzione francese, ma ad unire i manifestanti è un sentimento molto più ampio. Il “dio denaro” non si fa vedere più come prima per i commercianti della Riviera di Chiaia e quindi la spiegazione più logica è che sia colpa della Ztl.

Così la pensano di certo i molti manifestanti che in questi giorni hanno affollato il lungomare “liberato” come l’aveva definito De Magistris dopo aver chiuso al traffico una delle zone d’attrazione principale della città del sole.

Napoli è divisa sulla Ztl. Chi ci si reca per una semplice passeggiata una volta ogni tanto dice che “si sta benissimo senza quel via vai di macchine” ma chi ci vive da sempre ed ha investito soldi in quella zona della città è furiosa con il Sindaco Luigi De Magistris. La bufera per il primo cittadino partenopeo pare non placarsi nemmeno per un istante. I manifestanti muovono contro la polizia armati di sassi e qualcuno lascia esplodere anche petardi o bombe.

Di tutt’altra natura il corteo che si è mosso nelle zone più alte della città. Al Vomero la gente non ha quasi per niente aderito, quello della Ztl è un problema che non li tocca particolarmente e lo si vede nel duro contrasto tra i manifestanti a Chiaia, che si potevano contare in migliaia, e quelli vomeresi che al massimo arrivavano a cento. Insomma una Napoli divisa anche su questa questione, ma intanto la tensione cresce ed il sindaco ha, nei giorni scorsi, diramato il seguente comunicato:

“Da cittadino e da napoletano, provo una grande amarezza perché abbiamo assistito ad una sospensione del pieno diritto a manifestare che deve essere garantito ad ogni cittadino, a causa dell’infiltrazione di delinquenza comune e camorra all’interno della manifestazione. È evidente – aggiunge il sindaco di Napoli – che l’amministrazione distingue le due anime della protesta, continuando a rilanciare l’appello a tutte le forze sociali sane e democratiche perché si lavori insieme, responsabilmente, in un momento difficilissimo, nell’esclusivo interesse di una città che, da due anni, stiamo amministrando senza risorse cercando di garantire una tenuta sociale così compromessa dalla crisi e dalla contrazione del lavoro”.

De Magistris accusa la camorra che, a suo parere, si sarebbe immischiata in questo affare scatenando il putiferio.

Ci sarebbe da spiegare come interpretare questi segni, se con l’incapacità da parte dell’amministrazione comunale di farsi capire e di rilanciare un progetto sociale valido, oppure con la scontentezza indotta dalle alte sfere camorristiche perché la Ztl blocca qualche affare di troppo.

FOTO: tratta da repubblica.it

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