Contro la social card che toglie ai poveri del Sud. De Magistris e Michele Emiliano: scrivono una lettera al governo

socialcard2011Le polemiche dei giorni scorsi contro il federalismo in merito alla Social Card – una carta acquisti con una ricarica mensile – si alimentano di nuovi elementi. Dopo la dichiarazione degli assessori Marco Esposito e Sergio D’Angelo, scendono “in campo” i Sindaci Luigi De Magistris e Michele Emiliano che, uniti, decidono di scrivere  al Governo.

L’ipotesi discussa ed oggetto di forti polemiche verte in merito alle ricariche differenziate. Si sospetta un vizio od errore che fa rlievare, nel Mezzogiorno, i prodotti a basso costo fra i più venduti. Dopo la denuncia fatta dalla Cgil, gli assessori Esposito e D’Angelo, chiedono di rivedere i parametri sui quali è stata fatta la stima che vorrebbe il costo della vita più alto al Nord che al Sud: “Apprendiamo dagli organi di stampa che la sperimentazione della nuova social card per le famiglie in disagio economico, che dovrebbe partire a breve, prevede ricariche differenziate per ogni città in base alla considerazione, tecnicamente errata, che la vita sia più cara al Nord rispetto al Sud del nostro Paese, con un taglio del 27% per una città come Napoli”. Ecco le loro dichiarazioni. In effetti non si comprende chiaramente su che base si sono stabiliti i suddetti paramentri. Inoltre gli assessori aggiungono: “Numerose rilevazioni dimostrano invece che, a parità di prodotti acquistati, la spesa sia più cara nel Mezzogiorno a causa della diversa struttura distributiva e dei maggiori costi logistici”.

Di conseguenza si può riassumere un concetto: i prodotti assunti come campione per raffrontare il prezzi, spesso non sono identici tra il Nord ed il Sud. Inoltre nel Sud Italia, i prodotti più venduti sono quelli a basso costo a causa del reddito pro-capite decisamente inferiore a quello degli abitanti del Nord Italia. Anche il Ministero dello Sviluppo Economico ravvisa un difetto nel raffronto tra Nord e Sud, lo rende noto con un comunicato nell’Osservatorio prezzi Opus di Nielsen Panel. Le statistiche che emergono dall’ Osservatorio indicano che a parità di prodotto ci può essere una spesa che può variare fino ad una differenza pari al 10% tra regione e regione. I prodotti in analisi sono quelli di largo consumo e confezionati, venduti in tutti gli ipermercati ed i supermercati nazionali. Le differenze di prezzo, fra regione e regione possono variare per molti fattori: secondo gli assessori Esposito e D’ Angelo questi fattori possono individuarsi: nelle strutture dove vengono distribuiti, nel lavoro femminile nelle abitudini di consumare i pasti fuori le proprie abitazioni e così via. La sperimentazione della Social Card dovrebbe partire a breve in dodici Comuni con più di 250 mila abitanti. la ricarica, che varierà da 40 a 137 euro sarà differenziata in base al reddito, alla città di residenza, ai componenti del nucleo familiare.

La polemica continua. Si accende e si alimenta proprio perchè sembra che il Governo voglia per forza fare delle discriminazioni tra il Nord ed il Sud. Il Governo vuole imporre agli italiani l’idea che al Nord la vita costa di più mentre da Roma in giù tutto sia meno caro. Una discriminazione ingiusta, basata su dati poco attendibili e chiari. Come se volesse farci comprendere che anche fra i “poveri” ci sono delle differenze.

4 thoughts on “Contro la social card che toglie ai poveri del Sud. De Magistris e Michele Emiliano: scrivono una lettera al governo

  1. Alcuni generi alimentari è ovvio che al sud costino di meno come frutta e verdura,grazie al diverso costo di trasporto.È pur vero però che anche il nord ha i suoi prodotti tipici che al sud hanno un costo più elevato, propongo per tanto una dieta differenziata,frutta verdura e pesce al sud e polenta e formaggi al nord ;-).Ci sarebbe da far notare però che al sud le catene di discount, sono più sviluppate al sud che al nord,perchè?Uno dei motivi potrebbe essere che al sud la disoccupazione ha un tasso imparagonabile con il nord,per tanto le famiglie spesso mangiano prodotti di marchio con meno garanzia,in quanto nelle grandi catene di supermarket troverebbero prodotti che hanno un costo più elevato.Fatto salvo il reddito pro capite e il numero dei componenti familiari,per poter stabilire l’accredito che ad ogni famiglia spetterebbe nella card,propongo l’obbligo dell’utilizzo della carta in oggetto solo nei discount..in questo modo comprando prodotti di sotto marca,la moneta messa a disposizione delle famiglie sembrerebbe maggiore,in più i cittadini del settentrione potrebbero assaggiare i sapori sotto costo dei vari (todis,eurospin,ldl e così via).Forse i signori cittadini settentrionali,proporrebbero l’aumento dell’accredito per i signori meridionali,ottenendo di conseguenza la possibilità di utilizzare la loro card con qualche euro in meno,ma nei vari Conad,Coop,GS,ecc..È solo una mia idea eh.. 😉 !

    1. Che dire, caro Giovanni, la tua satira tagliente mi ha stupita felicemente! Grazie per aver arricchito di notizie e “chicche” il mio articolo. Inoltre ti ringrazio per il copioso commento 🙂

  2. Alcuni generi alimentari è ovvio che al sud costino di meno come frutta e verdura,grazie al diverso costo di trasporto.È pur vero però che anche il nord ha i suoi prodotti tipici che al sud hanno un costo più elevato, propongo per tanto una dieta differenziata,frutta verdura e pesce al sud e polenta e formaggi al nord ;-).Ci sarebbe da far notare però che al sud le catene di discount, sono più sviluppate al sud che al nord,perchè?Uno dei motivi potrebbe essere che al sud la disoccupazione ha un tasso imparagonabile con il nord,per tanto le famiglie spesso mangiano prodotti di marchio con meno garanzia,in quanto nelle grandi catene di supermarket troverebbero prodotti che hanno un costo più elevato.Fatto salvo il reddito pro capite e il numero dei componenti familiari,per poter stabilire l’accredito che ad ogni famiglia spetterebbe nella card,propongo l’obbligo dell’utilizzo della carta in oggetto solo nei discount..in questo modo comprando prodotti di sotto marca,la moneta messa a disposizione delle famiglie sembrerebbe maggiore,in più i cittadini del settentrione potrebbero assaggiare i sapori sotto costo dei vari (todis,eurospin,ldl e così via).Forse i signori cittadini settentrionali,proporrebbero l’aumento dell’accredito per i signori meridionali,ottenendo di conseguenza la possibilità di utilizzare la loro card con qualche euro in meno,ma nei vari Conad,Coop,GS,ecc..È solo una mia idea eh.. 😉 !

    1. Che dire, caro Giovanni, la tua satira tagliente mi ha stupita felicemente! Grazie per aver arricchito di notizie e “chicche” il mio articolo. Inoltre ti ringrazio per il copioso commento 🙂

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