Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, a sorpresa aumenta gli stipendi ad alcuni dirigenti proprio in un periodo difficile per le province, in particolar modo ne risente quella di Napoli, già gravata da una gestione amministrativa poco chiara. In un territorio dove i problemi della gestione rifiuti non è ancora risolta e sui cittadini grava la T.A.R.S.U., tassa di smaltimento rifiuti fra le più care d’Italia, il presidente Cesaro imporrà alla popolazione ulteriori sacrifici.
Lo rende noto l’ANSA con un comunicato stampa: “Cesaro aumenta indiscriminatamente gli stipendi ai dirigenti della Provincia, uno schiaffo ai cittadini a cui si chiedono sacrifici per venir fuori dalla crisi economica”. A denunciarlo sono Pino Capasso, capogruppo alla Provincia di Napoli del Pd, e Leonardo Impegno, responsabile enti locali e area metropolitana della Federazione Provinciale del Pd di Napoli. Questa è la notizia diffusa oggi dall’ANSA. Una grave ingiustizia che fa innervosire tutti i cittadini. Non è servito a nulla chiedere al Governo di ridurre i costi della politica ed i stipendi dei dipendenti degli enti pubblici. E’ in atto, nella Provincia, una sorta di clientelismo e spreco di denaro pubblico. La nota dell’ANSA evidenzia che Cesaro ha ridotto l’amministrazione di Palazzo Matteotti da 18 a 13 dirigenti, ma 6 di questi percepiranno uno stipendio che passerà da 2.000 a 18.000 euro ognuno. E’ incredibile che, in un periodo dove il Governo si interroga se chiudere le Provincie o meno, si sperperino ancora soldi pubblici; è un’assurdità pensare che questi soldi saranno sottratti ai cittadini di Napoli e provincia.
Siamo di fronte ad un sopruso che è più attiguo ad una logica basata sul potere che non ad una distribuzione equa e ragionevole delle responsabilità e dei carichi di lavoro. Una beffa che farà discutere a lungo, anche al di fuori della provincia. Discutere a livello nazionale perchè è una logica che non lascia spazio a giustificazioni. In un periodo buio per tutte le province si continua a spendere soldi pubblici senza una logica sociale. Soldi sottratti ai cittadini, ai quali si chiede ancora sacrifici ma già penalizzati oltre misura. Necessita fare chiarezza sul caso, quindi accendiamo i riflettori, la notizia non deve passare inosservata.