Il miraggio del Forum Universale delle Culture. Si cercano personalità per ridare smalto all’evento

urlo forum cultureNapoli, 4 luglio – 150 milioni di euro diventano 16 milioni di euro. E’ quanto si apprende dalle ultime notizie in materia di tagli ai fondi destinati al Forum Universale delle Culture e tutto questo sembra il fotogramma finale di un film triste, in piena dissolvenza.

Va ricordato che il Forum è un evento culturale internazionale promosso dall’Unesco con cadenza triennale, portato a Napoli dalla precedente amministrazione comunale per rilanciare l’immagine della città. Napoli fu scelta come sede del Forum nel dicembre 2007. Ma ad oggi, la città intera ancora non è pronta per accogliere questo grande evento. Ne sono cambiate di cose da quando Bagnoli era stata designata quale sede ideale, anche per rivitalizzare un quartiere in attesa di rilancio.

I 150 milioni di euro servivano proprio per le infrastrutture da realizzare a Bagnoli, per promuovere e allestire il Forum Universale delle Culture, mentre oggi possiamo contare solo su 16 milioni di euro del Fondo Piano azione per la coesione.

Durante la presentazione della stagione teatrale 2013-2014, il sindaco annunciò “Apriremo il Forum delle culture 2013 dal teatro San Carlo perché è uno dei luoghi simbolo, non solo di Napoli, ma dell’Italia nel mondo”, precisando “Ve lo dico in via ufficiosa”. Sembrava dunque che il tabellone del Forum prendesse pian piano forma, giorno dopo giorno, in attesa del 7 luglio, data indicata dal primo cittadino per la partenza della kermesse internazionale.

L‘assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele lo scorso mese di giugno, a seguito dell’incontro con Luca De Filippo, ha annunciato che nel Forum delle Culture ci sarà una sezione dedicata ad Eduardo e al suo teatro, anche in virtù del fatto che la manifestazione dovrebbe durare un anno e che nel 2014 ricorre il trentennale della morte del grande attore e drammaturgo.

Eppure l’evento non decolla, a dispetto di tutta la buona volontà di chi dovrebbe curarne l’organizzazione; i problemi si sommano alle difficoltà, come nel caso del quartier generale della Fondazione che, in un primo momento, era stato individuato nell’ex asilo Filangieri. In seguito, però la struttura è stata sottratta alla gestione della Fondazione per diventare “bene comune” con una delibera proprio dell’attuale sindaco.

Altro punto riguarda la presidenza del Forum, inizialmente assegnata a RobertoVecchioni, vicenda che si concluse (vai all’articolo) con il gran rifiuto del cantautore che lasciò l’amaro in bocca a tanti cittadini napoletani. Lo sostituì Sergio Marotta, ma per breve tempo, poi fu la volta di Francesco Caruso, infine  Alessandro Puca, il quale arriva “al fin della tenzone” e lancia appelli a De Magistris e al governatore Stefano Caldoro per sottolineare “Una situazione di insostenibile tensione finanziaria che lede i diritti delle parti più deboli: dipendenti e terzi creditori”. I tre dipendenti della Fondazione sono ancora senza stipendio e il collegio dei revisori, dimessosi agli inizi del 2013, non è stato rimpiazzato.

E’ di ieri l’annuncio dell’assessore Daniele: ”Il Forum sara’ ricordato”. E nell’attesa di coinvolgere grandi personalità – si sta lavorando per avere a Napoli il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano e Papa Francesco –  il Forum slitta a settembre.

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