Il Forum universale dei rimandi continua a non avere pace. È di queste ore la notizia che Scabec, a cui erano destinati 5 dei 16 milioni assegnati al Forum Universale delle Culture dal piano di Azione e Coesione dell’ex ministro Barca, è stata tagliata fuori dai giochi insieme alla Fondazione Forum delle culture.
Sembrava un’operazione eccessiva, infatti, affidare ben 5 milioni nelle mani di una partecipata della Regione per la promozione dei beni culturali e non a caso, nonostante la delibera con lo stanziamento dei fondi fosse stata firmata, tardava ad apparire sul Burc, lasciando i fondi nelle casse di Roma. Oggi, questa variazione che ha visto l’eliminazione degli organismi intermedi, determinerà l’attribuzione dei fondi direttamente agli enti locali: 11 milioni al Comune di Napoli e i restanti 5 ai Comuni siti Unesco che ospiteranno il resto degli eventi del Forum. Ciò dovrebbe, e con il Forum il condizionale è d’obbligo, sbloccare i bandi di gara per la kermesse.
Ma facciamo un piccolo passo indietro nel ricordare, a chi ci legge, come sono stati suddivisi i restanti fondi per la promozione culturale in Campania: la fetta più consistente al Teatro Festival a cui erano stati destinati ben 13 mln, al San Carlo 12 mln, al Mercadante 2 a Ravello 4, al Trianon Viviani 1.
Anche questa geografia è stata modificata, e non certo perché dalla Regione si siano autonomamente resi conto dell’evidentissima iniquità nella distribuzione dei fondi ma, piuttosto, grazie alle continue rimostranze da parte di Artec (associazione che riunisce numerose realtà teatrali campane), di teatri privati come il Diana, l’Elicantropo, il Nuovo ed altri, ma anche all’ interessamento di sindacati ed esponenti della politica, consapevoli dell’importanza che la produzione culturale ricopre in Campania e che, sin da subito, hanno lottato affinché si distribuissero in maniera più equa i 66 mln di euro del PAC.
Ebbene, si è deciso di tagliare al Teatro Festival 3 milioni e mezzo di euro che saranno destinati alle piccole realtà teatrali. Da mesi, inoltre, esse lottano anche affinché si rifinanzi la legge regionale 6 del 2007 sullo spettacolo dal vivo che, in pochi anni, si è ridotta dagli iniziali 22 mln di euro a soli 13 di cui però una quota fissa è stata destinata, con l’ultima deroga al bilancio, al solo San Carlo, riducendo a 7 mln di euro i finanziamenti per tutte le altre realtà, costringendole così alla fame.
Gli 8 milioni che non erano stati ancora assegnati sono stati così distribuiti: 4 mln alla Film Commission Regione Campania, 500 mila euro alle Ville Vesuviane, 3 mln per la valorizzazione dei beni culturali (non è dato sapere cosa significhi), 1 mln per la valorizzazione della musica nei luoghi sacri.