21 luglio 2013 – Il “no”, unanime, sonoro e coeso, non ha allontanato gli avvoltoi dal governissimo. Alfano ha ricevuto la conferma ad andare avanti, in una sorta di coesione che, per finta o per il bene comune, continua ad unire la traballante maggioranza di Letta.
Tra chi è insieme per convenienza perché vuole evitare, o in tal caso rimandare soltanto, il giudizio dei Pm (Pdl, ndr) e chi invece ancora non ha un segretario di partito stabile e vorrebbe prendere ancora tempo (Pd, ndr) si infila abilmente, tra le linee di chi dal Parlamento è stato completamente escluso. Il riferimento è a Pier Ferdinando Casini che, con l’Udc, non ha raggiunto il minimo per poter entrare nelle aule a dire la propria.
L’opinione di Casini sul governissimo è stata resa chiara all’assemblea nazionale dell’Udc: ”Ci sono troppi avvoltoi che svolazzano sopra Letta, ma non c’è più tempo per furberie – ha commentato il leader dell’Udc -. Ci sono molti che di giorno fanno finta di sostenere il governo ma cercano in realtà di indebolirlo”.
In realtà Casini non ha tutti i torti. Bisognerà comunque vedere nel tempo quanto possa essere destabilizzante il Popolo delle Libertà in questo governo condiviso. L’impressione è che alla prima occasione utile si minacci di far cadere il governo ed il Pd, che ha gli stessi tempi di reazione di un portiere di calcio cinquantenne, non è ancora pronto per le elezioni perché è ancora privo di guida.
Così tocca ascoltare ancora una volta Epifani – il traghettatore secondo Matteo Renzi -, ripetere il solito disco: “Il discorso del presidente del consiglio, Enrico Letta è stato convincente e di alto profilo, ha ottenuto un apprezzamento forte al Senato – così Guglielmo Epifani ha commentato discorso di Letta immediatamente dopo la fiducia ribadita ad Alfano -. Ora il governo deve andare avanti, impegnarsi per affrontare i problemi del Paese e ridare credibilità a tutta la catena dei nostri servizi di sicurezza”.
Non è da sottovalutare la parola sicurezza con la quale Epifani ha concluso il discorso. Sicurezza significa ancora armi? Probabilmente non significa F-35, in un mondo che si vanta di avere armi tanto potenti da poter spazzare via un intero paese.
Angelino Alfano, nel frattempo, si è detto soddisfatto della fiducia ricevuta, ma forse soddisfatto della debolezza del Pd che, nonostante le chiacchiere di Renzi, ha votato coeso per questo governo.
Ancora una volta la debolezza della sinistra è stata determinante.