Napoli, 24 luglio – E’ vera emergenza prostituzione minorile nell’area orientale di Napoli. Tutto accade tra Via Nuova Poggioreale, il Corso Meridionale e in tutta l’area del Centro Direzionale.
Se di mattina queste zone rappresentano il dinamismo del capoluogo partenopeo, la sera si trasformano in luogo a rischio, emblema della mancanza di sicurezza e degrado. Queste aree hanno sofferto da sempre la mancanza di una politica di riqualificazione, ma oggi la situazione sembra degenerare a causa dell’aumento della prostituzione minorile che sembra abbia messo radici tra il Rione Luzzatti, Gianturco, Centro Direzionale e Corso Meridionale fino alle propaggini del centro di Napoli: Piazza Garibaldi.
Il problema sta prendendo piede con effetti piuttosto importanti alimentato anche dagli sporadici controlli e la scarsa illuminazione dell’area che diventa luogo fertile di attività illecite, come prostituzione e spaccio di droga. Le postazioni risultano spesso le stesse, sulla strada ci sono sia ragazzine che ragazzini che offrono prestazioni sessuali a prezzi bassissimi. Queste vengono consumate anche nei cinema: se le sale risultano vuoti, nei bagni e nei corridoi succede l’impossibile.
Il tutto inizia alle 19.00 quando queste strade si affollano di adolescenti, sia ragazzine che ragazzini che si appoggiano ai muretti, siedono per terra. Il tutto avviene alla luce del Sole in questi rioni, anche davanti la Stazione Centrale, il Tribunale e il Palazzo della Regione Campania. Provengono generalmente dal campo rom di Gianturco, ma vi sono anche ragazzine dell’Est e dell’Africa centrale, vengono schiavizzati e costretti a guadagnare denaro per far sopravvivere le famiglie che vivono, come a Gianturco, in uno stato di profondo degrado sociale, in vere e proprie bidonville.
Ad oggi il Rione Luzzatti in stato di grave degrado igienico, ha dato avvio ad una petizione da parte dei cittadini del quartiere rivolto al Sindaco Luigi De Magistris.