Salerno, 11 agosto – Marco Massa, di appena 19 anni, di Cava de’Tirreni in provincia di Salerno, è rimasto ucciso dallo scoppio di un potente petardo artigianale, un vero e proprio mortaio che egli stesso avrebbe preparato ed era in procinto di far esplodere.
È accaduto nel primo pomeriggio di ieri, poco prima delle 15,00, nella frazione San Pietro della città metelliana, lasciando tutti sotto shock per il modo atroce in cui è morto il giovane perché, come raccontato dalle persone accorse sul posto, “la bomba gli ha fatto saltare la testa”.
Doveva essere un giorno di festa per la famiglia di Marco, intenta a festeggiare il compleanno della nonna. Era proprio per farle una sorpresa che Marco voleva far scoppiare quel petardo che invece lo ha strappato alla sua famiglia e a tutti coloro che lo amavano. La deflagrazione è avvenuta all’aperto, nel cortile dell’abitazione in via San Giovanni Bosco, vicino al campo sportivo della frazione nei pressi dei prefabbricati predisposti per il terremoto del lontano ’80, purtroppo ancora presenti sul territorio dopo così tanti anni.
Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi, allertati dalla famiglia, tra cui gli operatori del 118, le forze dell’ordine e i Viglili del Fuoco di Salerno, ma non c’è stato nulla da fare se non accertare il decesso del ragazzo che quasi sicuramente è morto sul colpo. “La bomba” gli è esplosa in faccia, dilaniandolo completamente. La scena era a dir poco raccapricciante oltre che straziante per la morte di un ragazzo così giovane che solo pochi minuti prima era allegro e spensierato, felice di far sorridere la sua cara nonna con dei fuochi d’artificio. L’ordigno ha fatto schizzare via in ogni direzione parti del corpo e della testa del povero Marco.
L’estate come capodanno, una consuetudine quella dei fuochi d’artificio che fanno da cornice ad ogni evento popolare dei paesi in festa, tra Santi da onorare o sagre all’insegna del cibo e del vino, ma anche esplosi per fare da sfondo alle foto di due giovani sposi all’uscita della chiesa. Non mancano le occasioni per far brillare le mille lucciole di fuoco nel celo, così come non mancano gli ordigni artigianali con il solo scopo di stupire i partecipanti di una festa. Questa volta lo stupore si è trasformato in un dramma dell’orrore.
Saranno le indagini della magistratura a stabilire la dinamica effettiva che ha causato lo scoppio del petardo portando alla morte il giovane Marco. Ad occuparsi del caso sarà il Pm Elena Guarino della Procura di Salerno
FOTO: tratta da leggo.it