Circumvesuviana, gravi disagi per i pendolari

circumvesuviana_carrozze-pieneNapoli, 4 settembre – La ripresa delle attività lavorative e scolastiche dopo la pausa estiva subirà l’impatto con il disservizio della Circumvesuviana (inglobata Eav srl) che sembra non poter trovare una sollecita risoluzione. Molti i disagi che si stanno verificando per la soppressione di 23 corse distribuite nell’arco della giornata di cui dieci al mattino.

Durante il periodo estivo i dirigenti addetti al calendario delle corse hanno cercato di salvaguardare le tratte turistiche: Sorrento e Pompei, riversando i problemi sulle tratte dei pendolari che hanno risentito maggiormente di questa scelta subendo la soppressione di alcune corse. Questa limitazione e le lunghe attese con convogli stracolmi di pendolari hanno prodotto tafferugli violenti come quello verificatosi nel luglio scorso a Casalnuovo dove si è dovuto ricorrere all’intervento della polizia municipale.

Su un comparto di 142 treni, 43 sono in esercizio, mentre 92 sono fermi a causa della mancanza di fondi che si ripercuote sulla manutenzione, sull’acquisto di pezzi di ricambio e, conseguentemente,  sui servizi all’utenza. Spesso, per aggiustare i treni, si ricorre alla cannibalizzazione cioè al prelevamento di pezzi che da alcune vetture vengono montati su altre.

La manutenzione non riguarda solo i mezzi, ma anche la linea ferroviaria con i suoi 80 km di binari. Spesso, in molti tratti, il fogliame di vegetazione ai bordi dei binari è così sporgente che i rami entrano nei finestrini dei convogli. Sebbene la Circumvesuviana disponga di una motrice per la rimozione delle erbacce i macchinisti lamentano la non ottimale gestione di tale risorsa. Tale situazione è stata segnalata dal sindacato Or.S.A. (Organizzazione Sindacati Autonomi) a giugno con un documento ai vertici Eav srl con oggetto “la mancanza di sicurezza dell’attività per scarsa manutenzione della sede ferroviaria”, ma a tutt’oggi non si è avuto un riscontro in merito. Le tratte più critiche si sono rilevate tra Nola e Saviano e da Ercolano a Torre Annunziata.

La situazione è ferma sul nodo dei 167 milioni di euro che il commissario di governo, Pietro Voci, ha richiesto alla Regione Campania a fronte dei 150 attuali per consentire il rilancio del trasporto pubblico in Campania.

Luca Del Prete, sindacalista dell’Or.S.A., commenta: “La Regione non intende investire i fondi necessari a far ripartire la manutenzione, ma intanto il tempo passa e la situazione si fa sempre più drammatica. Noi chiediamo che il governatore Caldoro dica chiaramente che intende valorizzare il trasporto pubblico e non mortificarlo ancora”.

Quello del trasporto pubblico in Campania è una voce in perdita da sempre. I costi ed i mancati introiti a causa dell’evasione di acquisto del biglietto hanno influenzato in maniera esponenziale le sorti del comparto. Ancora oggi sono all’ordine del giorno gli accessi ai treni da parte di utenti sprovvisti di biglietto sia per volontà di viaggiare gratis sia per l mancanza di biglietterie all’interno delle stazioni della Circumvesuviana. Il biglietto unico Campania, sebbene sia valido per tutto il trasporto pubblico e reperibile nelle edicole o nei bar, resta difficile da reperire soprattutto ai turisti che trovano disagevole non trovare le apposite biglietterie nelle stazioni.

Per combattere l’evasione, da alcune settimane, è partito l’iter di riqualificazione per alcuni impiegati amministrativi dell’Eav per vari ruoli tra i quali: addetti al controllo di biglietti e abbonamenti.

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