“La schiena va a scuola: prime regole per rispettarla”. La settimana della fisioterapia per i bambini

bambini a scuolaNapoli, 11 settembre – La ripresa scolastica segna un duro colpo per la schiena dei giovani scolari. L’Aifi, Associazione italiana dei Fisioterapisti, ha lanciato l’allarme già da alcuni anni constatando l’aumentare delle patologie che riguardano la lombalgia che insorge nei bambini.

In occasione della settimana della Fisioterapia, dall’8 al 14 settembre, in concomitanza con la riapertura delle scuole, è stato pubblicato l’opuscolo dal titolo, “La schiena va a scuola: prime regole per rispettarla”. Esso contiene le indicazioni a misura di bambino con disegni e testi semplificati che illustrano consigli e norme da seguire per non danneggiare la schiena a causa degli zainetti scolastici, sempre più pesanti.

Il numero di piccoli pazienti affetti di lombalgia, nella fascia di età compresa tra i 6 ed i 10 anni è di cinque su dieci. Tale numero, confrontato con quello dei genitori alla stessa età è esattamente il doppio. Considerando che gli zaini scolastici hanno triplicato il loro peso tra libri e quaderni, rispetto a quello utilizzato dai genitori, ne deriva che per l’80% degli scolari è causa di affacitamento, ma per il 46% provoca il mal di schiena. In effetti, il peso complessivo dello zainetto non dovrebbe superare il 10% del peso corporeo pertanto, un bambino di costituzione media intorno ai 35 kg dovrebbe portare uno zainetto al massimo di 3,5 kg, ma i genitori possono confermare che il peso dei libri trasportati dai bambini è ben maggiore.

Il presidente dell’Aifi, Antonio Bortone, spiega: “Il 75% degli adulti ha accusato almeno una volta dolore alla schiena. Una vertebra sottoposta a forti pressioni tende ad assumere la forma di un cuneo, e più vertebre a cuneo danno luogo a una curvatura eccessiva della colonna. È importante educare a prevenire, perché così si risparmiano costi e problemi futuri”.

Guido La Rosa, responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia del Bambin Gesù di Roma, al riguardo comunica: “Non è detto che uno zainetto troppo pesante sia l’indiziato principale dello sviluppo della scoliosi (che colpisce sette nuovi bambini su mille, ogni anno), tuttavia è un fattore non trascurabile, perché portare tutti i giorni un peso eccessivo può portare a sviluppare, se non questa malattia delle vertebre, atteggiamenti posturali scorretti che devono essere curati. Ad esempio, le scuole potrebbero fornire dei testi online durante le attività didattiche in modo che i ragazzi, se proprio non hanno un pc con una linea wi-fi a casa, possano acquistare i libri lasciandoli comodamente a casa per utilizzarli al termine delle lezioni”.

E proprio queste sono le linee guida che il ministro dell’Istruzione, Chiara Carrozza, ha comunicato in seguito al via libera da parte del Consiglio dei Ministri, al decreto legge sulla scuola presentato in data 9 settembre dal ministro. In pratica vengono messi a disposizione 8 milioni di euro per finanziare le scuole secondarie che così potranno acquistare libri di testo ed e-book da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate.

Attualmente, le linee guida riguardano sole le scuole secondarie, per quelle primarie ancora si deve fare affidamento sui libri ed il loro peso. Per compiere passi più leggeri, gli scolari più giovani e più vulnerabili restano in attesa della digitalizzazione della scuola.

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