70° Anniversario delle Quattro Giornate di Napoli, una cerimonia per onorare la memoria dell’Aviere Scelto Angelo Ciorciari

aviere ciorciariNapoli, 30 settembre –  Nell’ambito delle celebrazioni del 70° Anniversario delle Quattro Giornate di Napoli ha avuto luogo nell’Auditorium del Bosco di Capodimonte, alla presenza delle Autorità Locali e del Comandante dell’Accademia Aeronautica, una significativa cerimonia per onorare la memoria dell’Aviere Scelto Angelo Ciorciari che, insieme ad altri, perse la vita per la feroce rappresaglia nazifascista che sconvolse la città partenopea.

La cerimonia si è articolata in varie fasi, la prima è stata la presentazione del libro, edito dall’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare “Prima dell’Oblio – le Quattro Giornate a Capodimonte e l’Aviere ritrovato”. Un volume curato da Carlo Verde, Pietro Riccio, Sara Cucciolito e Paola Verde, la cui prefazione è stata affidata al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale S.A. Pasquale Preziosa. Nella sua prefazione, il Generale Preziosa si è detto onorato di presentare il volume ricco di immagini e testimonianze che ripercorrono con rigore scientifico e grande cura dei particolari i barbari accadimenti avvenuti a Capodimonte durante le “Quattro Giornate di Napoli” nel corso delle quali vennero fucilati tre uomini ed un ragazzo a seguito di una rappresaglia tedesca dovuta all’uccisione di un militare a bordo di un veicolo della Wehrmacht.

Il lavoro, realizzato dagli autori grazie ad una ricostruzione storica di facile lettura ha portato alla luce la storia di Salvatore e Ciro, di Gaetano Rescigno, di Espedito Bramante e di un aviere scelto, Angelo Ciòrciari, automobilista della Regia Aeronautica che indossava ancora la divisa a venti giorni dalla firma dell’armistizio quando fu arrestato dai nazisti. Dopo i fatti dell’8 settembre, egli avrebbe potuto facilmente fuggire o nascondersi, ma decise di rimanere al suo posto, in attesa di ordini che non sarebbero mai giunti, anzi, sul luogo dell’agguato, comprese l’importanza di spostare il grosso veicolo anche se quel gesto gli sarebbe costato la vita. In una Napoli stremata e bombardata dagli alleati, messa in ginocchio dai tedeschi, l’aviere Scelto Ciòrciari orgoglioso di essere un militare scelse di difendere quella che era la sua casa nel modo che gli aveva insegnato l’Aeronautica: guidando un’auto con indosso la sua divisa.

Un fulgido esempio di fedeltà, di rispetto e di assoluta dedizione che deve essere sempre vivo per le future generazioni. A lui e agli altri presunti colpevoli, fucilati alle 15:15 del 30 settembre di settant’anni fa, è dedicata la nuova lapide all’ingresso di Porta Piccola del bosco di Capodimonte, ed il cippo funebre, restaurato per l’occasione e scoperto dal Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e dal Comandante dell’Accademia Aeronautica, Gen. DA Fernando Giancotti, intervenuto in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale S.A. Pasquale Preziosa.

La semplice cerimonia si è svolta alla presenza di numerose autorità, delle scolaresche della municipalità, di cittadini ed anziani testimoni dei fatti storici narrati nel testo. Al termine della cerimonia, sono state consegnate le targhe commemorative, tra le quali quella consegnata dal Generale Giancotti ai familiari dell’Aviere Scelto Ciorciari.

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