Parlamentari ammalati? No, truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale

certificato medicoNapoli, 19 ottobre – Anche i parlamentari, a quanto pare, sono malati. Anzi, falsi malati. Questo quanto stato scoperto dalla procura di Napoli con a capo dell’indagine il pm Henry John Woodcock.

La procura di Napoli ipotizza che alcuni parlamentari si facessero prescrivere terapie e facessero risultare di essersi anche sottoposti a cure con tanto di fattura al fine da essere poi rimborsati dal servizio sanitario integrativo.

Per ora gli indagati risultano essere 5, tra questi l’ex deputato Pdl ora passato al Gruppo misto, Marco Pugliese.

Gli altri indagati sono i gestori del centro fisioterapico “Fisiodomus” di Casavatore in provincia di Napoli, Ali Rashid, Maria Pia Casamassa, Carlo Finizio e Raffaele Iovine. Questi fornivano ai parlamentari certificazioni e fatture che accertavano prestazioni di fisioterapia del tutto inesistenti, o in parte reali, così che i pazienti potessero presentare richiesta di rimborso. Un rimborso del cui importo non si sa ancora a quanto ammonta. L’accusa è di falso e truffa.

Le indagini sono state svolte dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) i quali a seguito di perquisizioni durante le quali sono venute fuori diverse fatture, certificati e appunti falsi che sono poi stati consegnate al Pm. Le fatture in cui si attestavano le prestazioni potevano essere presentate entro tre mesi cosi da poter essere rimborsate visto che il parlamentare ne “avrebbe diritto”. Un rimborso indebito come dice il Pm.

Inoltre, il centro fisioterapico di Casavatore è stato chiuso dal 2008, anno in cui si sarebbero svolti i fatti. I locali del centro sono stati già liberati e disponibili per essere affittati per altre attività. Dalle indagini risulta anche che alcune prestazioni venissero effettuate perfino a casa del malato. Il Pm Woodcock non esclude che oltre al Pugliese possano essere coinvolti altri parlamentari. L’accusa sarebbe di truffa e falso. Il deputato si dichiara estraneo ai fatti e in realtà le fisioterapie ricevute siano veritiere e documentate perché necessarie alla propria salute a seguito di interventi chirurgici subìti. Il paziente Pugliese trova tale accusa paradossale in quanto le prestazioni sono semplicemente costate poche centinaia di euro.

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