“L’Italia e le mafie” (a cura di Vincenzo Greco, introduzione Marcello Ravveduto), edito da Gutenberg Edizioni, è tra i libri in concorso al Premio Letterario NapoliTime.
Il gruppo di giovani autori ci ha contattati scrivendo: “Abbiamo avuto voglia di dire qualcosa, un libro scritto da ragazzi per ragazzi, infatti sin dall’inizio abbiamo coinvolto i giovani, dapprima col concorso rivolto agli studenti delle scuole di secondo grado, che hanno anche presenziato il convegno finale L’Italia e le Mafie presso il teatro dell’ateneo salernitano, poi con la presentazione del libro in varie scuole e contesti più disparati per presentarlo soprattutto ai giovani. Ora vogliamo fare un passo ulteriore, iscrivendoci al Premio Letterario NapoliTime per continuare a diffondere le nostre ricerche e il nostro progetto, trasmettendo ad altri ragazzi la passione per la scrittura e per l’indagine giornalistica, contribuendo alla costruzione di una coscienza civile e della legalità”.
Il primo libro nato nella redazione di una webradio universitaria, dopo il format radiofonico “Gli Speciali: L’Italia e le mafie” che si è concluso il 30 maggio 2012 con il convegno e l’inaugurazione de “Il Giardino della Legalità” presso l’ateneo salernitano. Un prodotto culturale fatto dai giovani per i giovani: 236 pagine, 14 capitoli, 37 interviste, pubblicato da Gutenberg Edizioni, a cura del giornalista Vincenzo Raimondo Greco e del docente, ricercatore e scrittore Marcello Ravveduto che ha dato il suo contributo nella parte storico-scientifica, 10 i giovani autori: Davide Avella, Vittorio Cuomo, Claudia Contaldi, Giampaolo D’Elia, Rita Di Simone, Giovanna Di Troia, Silvia Esposito, Alessandra Gonzales, Michaela Grazia Sica, Salvatore Tancovi. Guarda il contributo video.
Una storia spesso rimasta sottotraccia, a volte rimossa, a volte deliberatamente mistificata, che ha prodotto anche una sottile linea di demarcazione di tipo culturale che sembra oggi dividere l’intero Paese e la società civile, trasversalmente, tra “onestà” e “illegalità diffusa”, tra lealtà verso la Costituzione e ammiccamenti sovversivi verso una sistematica delegittimazione del quadro democratico. Per svelare i retroscena del potere mafioso bisogna, prima di tutto, accantonare luoghi comuni e stereotipi che hanno generato scorie metastoriche. – Dalla prefazione di Marcello Ravveduto de ”L’Italia e le Mafie”.