Nel “Monday match” del San Paolo, i trentamila tifosi giunti a sostenere gli azzurri si aspettavano una prestazione scaccia-crisi ed una vittoria che mancava in campionato da oltre un mese.
Il Chievo, autentica “bestia nera” degli azzurri, vincente negli ultimi tre incontri ufficiali, viene mandato in campo da Di Carlo con l’intento di giocare la partita a viso aperto per contrastare le giocate del Napoli ed ottenere il massimo possibile.
Il tecnico azzurro risponde con una formazione alquanto inedita, soprattutto in difesa, dove al posto del capitano Cannavaro squalificato, gioca Aronica in veste di centrale; sulla desta si rivede dopo una lunga assenza Gianluca Grava e sulla sinistra viene schierato dal primo minuto Britos. Il tendem di centrocampo è formato da Gargano, che non conosce soste ed Inler. Sulla corsia di destra viene proposto Zuniga al posto di Maggio e sulla sinistra Dossena. L’attacco è composto da Hamsik e Lavezzi alle spalle di Cavani.
Già dai primi minuti di gioco, si nota un Napoli deciso a conquistare l’intera posta in palio. Il gioco azzurro è aggressivo ed ordinato, con giocate finalmente veloci ed efficaci. I giocatori del Chievo, avvertono la pressione degli azzurri e spesso si trovano in difficoltà, in particolar modo sulla fascia di destra dove Zuniga è un’autentica spina nel fianco.
Il centrocampo del Napoli, con Inler finalmente in condizione e Gargano onnipresente, tiene bene le sortite offensive clivensi. La difesa, con un ottimo Britos e Grava autore di una prestazione molto convincente, non offre, quasi mai, la possibilità a Pellissier e Paloschi di impensierire il portiere De Sanctis.
Finalmente, si rivede da parte del Napoli, il gioco espresso ad inizio stagione e Lavezzi, ispirato, in diverse circostanze duetta con Hamsik costruendo interessanti occasioni d’attacco. La squadra ospite tenta di arginare le offensive di Cavani e compagni, ma la partita è sul binario giusto per il Napoli che sfrutta gli spazi.
Al minuto 14’, su calcio d’angolo di battuto da Lavezzi, l’uruguagio Britos insacca con un prepotente stacco di testa. 1-0! Il gol realizzato, carica ulteriormente gli azzurri, che si dimostrano padroni del campo con giocate offensive fantasiose, anche per vie centrali.
Il Chievo si difende come può e soltando in sporadiche occasioni impensierisce la retroguardia azzurra, con Pellissier e Thèrèau che arrivano alla conclusione.
Dopo ripetute trame d’attacco da parte del Napoli, su azione di rimessa impostata da Lavezzi, Hamsik serve un gran pallone verso Cavani, dopo un primo tentativo di tiro l’attaccante azzurro viene atterrato dal portiere Sorrentino e l’arbitro Gava assegna la massima punizione. Dagli undici metri il Matador è implacabile, spiazzato l’estremo difensore ospite. E’ il 2 a 0 che permette ai tifosi un urlo liberatorio.
La risposta del Chievo è veemente, l’atteggiamento tattico del Napoli non presenta sbavature e si va al riposo dopo un minuto di recupero.
La ripresa vede il Napoli amministrare il risultato ed il Chievo che in più occasioni tenta di rendersi pericoloso al fine di riaprire l’incontro. Non c’è fortuna per gli attaccanti in maglia gialla, la serata è a favore del Napoli.
Gargano arriva alla conclusione dai venti metri e sfiora il gol, Inler si rende pericoloso con una conclusione dalla distanza. L’attaccante del Chievo Pellissier, in giornata poco felice, tenta la conclusione da lontano ma il tiro termina alto.
Trascorsa la prima metà della ripresa, il Napoli mostra una leggera stanchezza e gli ospiti tentano di approfittarne. Tuttavia, non ci sono particolari problemi per la difesa napoletana. Al 66’ Maggio entra al posto di Hamsik. L’esterno di destra tenta a più riprese di avere buon gioco sulla sua corsia e fornisce una prestazione tutto sommato positiva.
Le successive sostituzioni di Mazzarri, con Pandev per Lavezzi e Vargas per Cavani, servono solo per restituire fiato ai giocatori che in questa partita hanno offerto il massimo. Non ci sono particolari emozioni fino al fischio finale che giunge dopo quattro minuti di recupero.
Il Napoli, proveniente da un ciclo di partite poco brillanti, ritrova mordente e la verve di una volta. Conquistati tre punti importantissimi per l’ultimo tentativo di risalire la china in campionato. Il risultato proveniente da Siena, con la vittoria dei bianconeri sulla Roma per 1-0 con rete di Calaiò su rigore, lascia sperare in un miracoloso recupero in chiave Champions. Sarà mica opera dei Santini ricollocati all’uscita dagli spogliatoi? Sperare si può.
Grazie per il piacevole e puntuale articolo.
P. Large.
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