Napoli, 17 dicembre – Si è svolta ieri, una giornata di sciopero generale dei trasporti pubblici a Napoli con il blocco della Linea 1 MetroCampania, Cumana, Circumflegrea ed Anm.
Alle proteste dei lavoratori del gruppo Eav si sono uniti un gruppo di pendolari nella stazione di Porta Nolana, che con cartelli colorati hanno organizzato un FlashMob contro i disservizi del trasporto pubblico e le politiche di gestione. Proteste anche contro l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, con le richieste di una concretizzazione delle promesse fino ad oggi non mantenute in merito ai finanziamenti al gruppo Eav, al rinnovo dei mezzi divenuti obsoleti e la messa in sicurezza della linea.
Sono due anni che i dipendenti EAV si ritrovano quotidianamente ad affrontare una turnazione ingestibile su percorsi divenuti sempre più pericolosi, nonostante le loro mobilitazioni e denunce. Solo nell’ultimo anno, precisamente a luglio, i dipendenti lamentavano sia dell’assenza delle istituzioni, mentre l’azienda era stata condannata al risarcimento di una multa per illegittimo licenziamento (vai all’ articolo), sia del costante rischio di licenziamento (vai all’ articolo).
Su alcuni dei cartelli dei manifestanti c’era il riassunto della gestione di Vetrella: “-58% corse il risultato di Vetrella” oppure la denuncia di uno stato di frustrazione da parte dei pendolari: “siamo ostaggio dei vostri giochi politici”, unitamente a quelli con la richiesta di maggiori risorse e l’aumento del numero dei treni per una migliore fruizione del servizio.
Proposta dal leader dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, Gianni Simioli della radiazza ed Enzo Ciniglio del Comitato No ai Tagli della Circumvesuviana una manifestazione per il 3 gennaio denominata Assedio a Vetrella dove i pendolari del trasporto pubblico partiranno da Porta Nolana fino a giungere al centro Direzionale presso la sede della Regione Campania per chiedere la destituzione di Vetrella
Proprio il 13 dicembre Vetrella denunciava l’azione legale contro Trenitalia con l’accusa di non aver rispettato la commessa del 2008 in merito alla fornitura per l’acquisto di 12 treni oltre agli interventi di manutenzione sulle stazioni ferroviarie. La risposta di Trenitalia non si è fatta attendere rimandando al mancato pagamento da parte della Regione Campania di 215 milioni di euro per oltre un anno di servizio ferroviario svolto dalla società senza riceverne il compenso. La dichiarazione di Trenitalia è stata la seguente: “Trenitalia ha già intentato quattro azioni legali finalizzate al pagamento di quanto ad essa spettante e al rispetto degli obblighi previsti nel Contratto di servizio che regola il trasporto regionale. Sussistono quindi tutte le condizioni per la risoluzione del contratto per inadempienza della Regione Campania”.
FOTO: tratta da stabiachannel.it