Pompei si stacca dalla Soprintendenza di Napoli. Continua la riorganizzazione dei siti vesuviani

malnati  pompeiPompei – Luigi Malnati, direttore generale per le antichità del ministero dei Beni culturali, sostituisce Teresa Elena Cinquantaquattro, soprintendente di Napoli e Pompei, il cui incarico è giunto a scadenza.

La notizia arriva mediante le segreterie di Cisl, Uil e dell’Unsa degli Scavi di Pompei. “Il dottore Luigi Malnati avoca a sé le funzioni di Soprintendente della Sanp – indica la nota scritta da Antonio Pepe (Cisl), Maria Rosa Rosa (Uil), e Vincenzo Sabini (Unsa) – e delega i poteri di firma per gli atti ordinari a Valeria Sampaolo per il Museo Archeologico Nazionale e la gestione della tutela della Provincia di Napoli con esclusione dell’area vesuviana, ed a Grete Stefani, per Pompei, Ercolano, Stabia e l’area vesuviana”.

Con il nuovo direttore Malnati, investito attraverso circolare del capo di gabinetto del Mibact, il 20 dicembre scorso, si concretizza la misura indicata nel Decreto legge ‘Valore Cultura’ che prevede la scissione della Soprintendenza di Napoli dai Siti vesuviani (vai all’articolo). Nel testo è tangibile l’auspicio “che si proceda nel modo più rapido possibile all’emanazione dei bandi per il conferimento degli incarichi dirigenziali delle due soprintendenze di nuova istituzione, anche a chiarimento del ruolo che dovrà rivestire la dottoressa Teresa Elena Cinquantaquattro, il cui incarico è giunto a scadenza. Tale contingenza, infatti, può provocare ritardi nell’azione amministrativa e di tutela”.

E intanto, mentre a Pompei si attende la nomina del gruppo di collaboratori che, sotto la guida del direttore generale Giovanni Nistri, opereranno nell’ambito del Grande progetto per il recupero e la messa in sicurezza del sito archeologico, è stato approvato il nuovo Piano di Gestione del sito relativo alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.

“Alla firma, nel pieno rispetto dei tempi concordati con l’UNESCO, si giunge dopo un percorso condiviso con le istituzioni locali, che ha visto riunirsi a Pompei esperti nazionali ed internazionali nella gestione e promozione del patrimonio mondiale – informa il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo mediante comunicato stampa – Il Protocollo prevede norme per la mitigazione dei rischi legati alle calamità naturali e individua processi di condivisione delle attività necessarie alla tutela, conservazione promozione dei beni archeologici del territorio interessato, attraverso l’istituzione di un tavolo di concertazione con il quale si individueranno strategie condivise per la migliore gestione del patrimonio e per favorire uno sviluppo sostenibile. Il piano riconosce inoltre la necessità di rafforzare, attraverso attività diffuse, la conoscenza dei Beni e il senso di appartenenza nelle comunità locali”.

Il documento è stato sottoscritto il 23 dicembre 2013 dal Segretario generale del MiBACT, dal Direttore generale per le Antichità, dal Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Campania, dalla Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, dall’Assessore alla Cultura della Regione Campania, dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Napoli, dai sindaci dei comuni di Pompei, Ercolano, Torre Annunziata, Portici, Torre del Greco, Trecase, Boscotrecase, Boscoreale, Castellammare di Stabia.

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