Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma dello scorso 29 dicembre ha avuto ipocentro di 10km di profondità, con epicentro in prossimità di Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e San Potito Sannitico e di Cusano Mutri. Durante la notte ci sono state 10 scosse di intensità più lieve, di magnitudo tra i 2.2 e i 3.2 e molte persone nel casertano hanno trascorso la notte per strada.
Il sismologo Alessandro Amato dell’Ingv ha affermato che l’evento tellurico è stato accompagnato da oltre 130 repliche e sembra aver avviato le altre quattro sequenze sismiche che sono avvenute nei giorni intorno al Natale. Sempre secondo l’esperto, non sembrano essersi chiuse le repliche dei terremoti in Emilia, nel Pollino e al largo di Ancona.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine di un collegamento con le direzioni regionali dei vigili del fuoco ha sottolineato che la situazione è sotto controllo. A Napoli sembrano non esserci stati danni, lo stesso a Piedimonte Matese, epicentro del sisma di magnitudo 4.9 come riferito dal sindaco della cittadina, Vincenzo Cappello. Si tiene sotto controllo tutto il territorio ma la situazione sembra essersi stabilizzata. Nessun problema nell’ospedale locale.