Morire di paura per i botti di capodanno, strage annunciata anche quest’anno?

animali_no_botti_capodannoSono circa 5 mila gli animali che nella notte di San Silvestro perdono la vita, la causa di questa strage sono i botti di capodanno. Il bollettino di guerra diffuso dall’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, indica che tra le vittime, che muoiono letteralmente in preda al panico, ci sono uccelli, animali selvatici abitanti del bosco, cani e gatti.

Lo scoppio di petardi e fuochi d’artificio, profondamente avvertito grazie al senso dell’udito molto più sviluppato dell’uomo, getta nel terrore gli animali, per loro le esplosioni sono un segnale di allarme tanto da fargli perdere il controllo ed indurli a reazioni smisurate dettate dalla necessità di fuggire a cercare un riparo.

Non pochi i casi di cani che per divincolarsi furiosamente si sono strozzati con la catena, oppure di quelli che si gettano dal balcone o si lacerano a morte i tessuti per squarciare recinzioni. Sono frequenti anche gli episodi in cui gli animali domestici riescono a scappare, illudendosi di trovare la salvezza, ma raramente fanno ritorno a casa perché in stato confusionale si smarriscono e cessano di vivere per gli stenti o schiacciati dalle auto.

Per gli animali selvatici, come ad esempio gli uccelli, il continuo fragore dei botti crea il panico tra le colonie che si ridestano dai nidi o dai rifugi ed iniziano a volare disordinatamente ed in assenza di visibilità, trovando così la morte. Lo stesso vale per i volatili che popolano la città, storditi dalle continue detonazioni sbattono su case, lampioni e strutture urbane spegnendosi per il trauma riportato nello scontro.

Segnalati problemi anche per i bovini, nelle femmine gravide, il timore per il boato dei fuochi di artificio è spesso causa di aborto.

Non mancano neanche gli incidenti causati dalla distrazione dei padroni delle bestiole, che ignare del pericolo, come afferma Ilaria Innocenti, responsabile Lav (Lega anti vivisezione) settore Cani e Gatti, “Si avvicinano pericolosamente a petardi e botti lanciati in strada”, oppure quelli di violenza diretta “Come il caso dei due cani che nel 2010, a San Giuliano di Napoli, vennero costretti in imbracature di petardi”.

L’appello delle Associazioni animaliste, dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali), della Lav e di una moltitudine crescente di cittadini sempre più convinti dell’inutilità e l’anacronismo dei botti di capodanno è sempre più accorato. Si chiedono ordinanze da parte di sindaci per vietare l’uso di materiali esplosivi ed incoraggiare festeggiamenti che non siano lesivi né per la salute di chi manipola i mortaretti né per gli animali che circondano tutti noi. Purtroppo non tutti rinunceranno all’usanza di festeggiare dando fuoco alle micce pertanto diffondiamo i consigli, stilati proprio dalla Lav, finalizzati a proteggere gli animali durante la notte più lunga dell’anno.

“Non lasciare che i cani affrontino in solitudine le loro paure e togliere ogni oggetto contro il quale, sbattendo, potrebbero procurarsi ferite; evitare di lasciarli all’aperto: la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, il primo dei quali è la fuga; non tenerli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi; se tenuti fuori, consentirgli di trascorrere in casa la sera di San Silvestro.
Non lasciarli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto; dotarli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito); se si nascondono in un luogo della casa, lasciarli tranquilli: considerano sicuro il loro rifugio; cercare di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o Tv; quando portate a spasso il vostro cane, non slegatelo mai dal guinzaglio, neanche al parco o nei soliti posti di sgambamento; prestare attenzione anche agli animali in gabbia e non tenerli sui balconi; nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori, rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia ed evitare i rimedi ‘fai da te’; se l’animale scompare, presentare subito una denuncia di smarrimento“.

FOTO: tratta da Aidaa.blogspot

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